Ecco l'ennesima creazione a base di sughero, un barattolo di vetro (recuperato da non ricordo più quale cibo confezionato) che si presta ad un doppio utilizzo: vaso per fiori recisi o lanterna.
Sono sempre presenti le rondelle ricavate dai tappi di sughero, questa volta incollate con la colla a caldo sulla superficie del barattolo.
Ho usato due tipi diversi di tappi; quando ho cominciato a sperimentare con questo materiale avevo già notato delle differenze nel colore, nella consistenza e nella presenza o meno di venature.
Durante la visita al museo della Zonin, ho imparato che quelli più "morbidi" e che presentano delle venature, come le mezze rondelle che fanno da cornice superiore e inferiore (vicino allo spago) in questo barattolo, sono ricavati da un pezzo unico di sughero.
Invece quelli dall'aspetto e dalla consistenza più compatta (in questo caso le rondelle intere) sono il frutto di un procedimento che permette di recuperare anche gli scarti di altre lavorazioni del prezioso materiale, considerando che la corteccia, che è poi il sughero, impiega 10 anni a crescere sulla pianta.
Ho rivestito con lo spago sia l'imboccatura che il fondo del barattolo.
Ed eccolo nella prima interpretazione, ossia quella che lo vede come vaso per fiori. Non avendo fiori recisi sotto mano, vi ho collocato dei fiori di sughero e spago, come quello usato per il segnaposto che avevo già mostrato.
Sotto invece, anche se la foto è buissima, si intuisce che è usato in versione lanterna: basta introdurvi un semplice lumino scaldavivande.
A presto! =)