Barbapapà

L’inverno dei Barbapapà
di Annette Tison e Talus Taylor
Piemme – p.32 – e.9

Mio marito adora i Barbapapà. Li ha scoperti per caso insieme a mia figlia e ora li considera un must della letteratura per ragazzi. Mi ha mandato questo panegirico dei Barbapapà che pubblico volentieri. Vedete un po’ voi.

Perché consiglio a tutti di leggere Barbapapà con i bambini:
1 – perché le illustrazioni contengono sempre molto di più di quello che è scritto nel testo e ogni volta il bambino si diverte a trovare nuovi particolari e accadimenti che confermano o trascendono le parole stampate;
2 – perché ogni lettura scatena un vasto paniere di domande e richieste di spiegazione sui temi più vari, che vanno dall’ambiente alle ingiustizie sociali, dal tradimento al funzionamento dei pannelli solari!;
3 – perché qualsiasi problema si presenti, nessuno ne fa un dramma e si trasforma subito in qualcosa per risolverlo;
4 – perché nel secondo episodio Barbapapà parcheggia in divieto di sosta in Time Square;
5 – perché in nessuna delle storie c’è mai un cattivo assoluto, ma la cattiveria è distribuita in piccole dosi in tutti gli uomini e anche un po’ nei barbafratelli, e questo mi sembra un insegnamento importantissimo che manca in tutti gli albi di letteratura per ragazzi che sono passati da casa nostra;
6 – perché trasmette in maniera mai pedante o dottrinale i seguenti – condivisibilissimi – valori: antiautoritarismo, ambientalismo, solidarietà;
7 – perché sono divertentissimi;
8 – perché Barbabella sprigiona una sensualità sconfinata dalle sue forme abbondanti, lontana miriadi di kilometri da quelle veline senza cervello delle principesse della disney;
8 - perché sono una lettura relativamente breve, da fare dopo una devastante giornata di lavoro, nella penombra di una cameretta, senza crollare addormentati (se capite cosa voglio dire!);
10 – perché personaggio a un suo profilo caratteriale ben definito, una vasta gamma di interessi, pregi e difetti.