Come ogni mercoledì Olimpiazzurra vi porta alla scoperta dei giovani talenti del calcio femminile nostrano. Quest’oggi è il turno di Barbara Bonasea, classe 1991, è considerata l’erede di Patrizia Panico. Dopo otto stagioni tra le fila del Torino, in estate viene presa dal Brescia che le fa fare il definitivo salto di qualità e grazie ai gol realizzati in campionato ha ricevuto la chiamata da parte di Cabrini. Vediamo cosa ci racconta nell’intervista che gentilmente ci ha concesso.
Barbara, come è nata la passione per il calcio, come mai hai scelto di praticarlo?
“La mia passione é nata nel cortile di casa grazie a mio padre e mio fratello, veri appassionati del calcio. Sin dall’età di 4 anni giocavo con mio fratello più grande, a sei anni entrai a far parte della squadra del mio paese, dove già giocava mio fratello”.
Che tipo di calciatrice sei, a chi si ispira il tuo modo di giocare?
“Sono una calciatrice di fascia a cui piace molto correre, sono veloce e prediligo la fascia per poter mettere cross oppure rientrare sul mio piede per tirare. Mi ispiro a Cristiano Ronaldo”.
Dove può arrivare questo Brescia?
“Da quando è stata promossa in seria A il Brescia è cresciuto anno per anno conquistando posizioni in campionato fino a vincere la Coppa Italia l’anno scorso. Credo che questo processo di crescita stia continuando anche quest’anno, dobbiamo cercare di guadagnarci un posto in Champions”.
L’Italia, agli Europei di giugno, se la vedrà con Svezia, Finlandia e Danimarca, come giudichi il Girone?Che possibilità ha l’Italia?
“Il girone sicuramente non è uno dei più semplici, le tre squadra che l’Italia affronterà sono diverse soprattutto per il loro gioco molto fisico che l’Italia potrebbe subire, ma le azzurre potrebbe sopperire la mancanza di fisico con l’ottima tecnica e tattica. Sarebbe un sogno poter vedere la nostra Nazionale tra le prime quattro d’Europa”.
Calcio femminile, uno sport poco seguito, che da sempre reclama più spazio: quali sono per te i principali motivi per cui è bello seguire questa disciplina?
“Chi va vedere una partita di calcio femminile da subito se ne innamora. L’ho sentito dire da molte persone, questo avviene perché noi donne non facciamo calcoli, non pensiamo a metterci in mostra personalmente, ma il nostro gioco è passione pura senza che nessuna si tiri mai indietro per questo credo che il nostro calcio sia bello”.
Gli obbiettivi futuri di Barbara Bonansea?
“In primis arrivare in alto con il Brescia, cercando di migliorarmi giorno dopo giorno e sperare, così, nella Nazionale”.
Hai esordito da poco con la Nazionale maggiore, il nove settembre, cosa ricordi di quella partita?che emozioni hai provato?
“L’emozione è stata unica, ero un po’ intimorita dal fatto di essere nella Nazionale maggiore e giocare ai massimi livelli. L’impatto è stato forte e ricordo che è stato bello giocare con giocatrici forti ed esperti come quelle che ci sono in Nazionale, la partita poteva andare meglio ma comunque è stata una bella esperienza”.
michelepio.pompilio@olimpiazzurra.com
foto tratta da bresciafemminile.it
OA | Michele Pompilio