Barbara
Ricordati Barbara
pioveva senza tregua quel giorno su Brest
e tu camminavi sorridente
raggiante, rapita, grondante, sotto la pioggia…
Ricordati Barbara
pioveva senza tregua su Brest
e t’ho incontrata in rue de Siam
e tu sorridevi, e sorridevo anche io.
Ricordati Barbara
tu che io non conoscevo,
tu che non mi conoscevi.
Ricordati, ricordati comunque di quel giorno
non dimenticare.
Un uomo si riparava sotto un portico
e ha gridato il tuo nome,
Barbara.
E tu sei corsa incontro a lui sotto la pioggia,
grondante rapita raggiante
gettandoti tra le sue braccia.
Ricordati di questo Barbara
e non volermene se ti do del tu.
Io do del tu a tutti quelli che amo,
anche se non li ho visti che una sola volta.
Io do del tu a tutti quelli che si amano,
anche se non li conosco.
Ricordati Barbara, non dimenticare,
questa pioggia buona e felice,
sul tuo viso felice,
su questa città felice.
Questa pioggia sul mare, sull’arsenale,
sul battello d’ Ouessant.
Oh Barbara, che cazzata la guerra,
e cosa sei diventata adesso…
Sotto questa pioggia di ferro
di fuoco acciaio e sangue…
E lui che ti stringeva fra le braccia
amorosamente,
è forse morto, disperso o invece vive ancora.
Oh Barbara
piove senza tregua su Brest,
come pioveva prima,
ma non è più così e tutto si è guastato.
È una pioggia di morte desolata e crudele
non è nemmeno più bufera
di ferro acciaio sangue
ma solamente nuvole
che schiattano come cani.
Come cani che spariscono
seguendo la corrente su Brest,
e scappano lontano a imputridire.
Lontano, lontano da Brest
dove non c’è più niente.
- Jacques Prévert -