Procura Milano indaga per devastazione
Cinque gli arrestati in flagranza
L'ipotesi di reato al centro dell'inchiesta della Procura di Milano, che dovrà accertare le responsabilità per i violenti disordini di ieri, è quella di "devastazione", che prevede pene fino a 15 anni di carcere. Ieri, intanto, sono state arrestate 5 persone in flagranza per resistenza, lesioni e altri reati. Guerriglia a Milano durante il corteo degli antagonisti No-Expo il Primo Maggio. Banche e auto in fiamme, vetrine infrante, gente e turisti in fuga terrorizzati, scontri con la polizia, undici agenti contusi, dieci manifestanti fermati, di cui cinque arrestati in flagranza. E' sfociata in terrore e devastazioni nel cuore della città la giornata inaugurale di Expo, l'evento universale apertosi a Milano. Clashes during a protest against the Expo 2015 fair in Milan © Copyright ANSA
Sfasciare vetrine dei negozi, che costituiscono il LAVORO per tante famiglie che vivono di commercio, è una barbarie cieca ed inaudita che lo Stato non deve e non può permettere.
Questa gente che si esprime con la violenza ed il rifiuto di ogni iniziativa, anche buona come può essere l'Esposizione Universale, si pone al di fuori del contesto sociale, compie atti vandalici creando danni economici indiscriminatamente, quindi il carcere è la sua meta naturale, e deve restarci più a lungo possibile.
Se le carceri sono sovraffollate si inviino a scontare le pene nei loro paesi di origine gli stranieri, che dalle statistiche ci dicono essere in gran numero.