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Barbera d'Alba

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Focus sul Barbera d'Alba


Provincia che vai, vino che trovi: la nostra analisi di uno dei vitigni e dei vini più famosi d'Italia può cominciare così. Perché ci troviamo in Piemonte, una regione da sempre fiore all'occhiello dell'enologia italiana, in quanto puntellata da terroirs e da aree di coltivazione vocate alla produzione di vini eccellenti. In queste righe parleremo del Barbera d'Alba, una specialità della Langhe, area collinare che tocca le province di Cuneo, Asti ed Alessandria. Tuttavia, la legge regolamenta la produzione di questo vino unicamente nella provincia di Cuneo, ed in particolare in 54 comuni che circondano la città di Alba – patria, tra le altre cose, di una tradizione culinaria invidiabile. Per citare alcuni di questi paesi, possiamo tirare in ballo Neive, Monforte d'Alba, Barolo, Piobesi, Priocca, Diano d'Alba, Alba e Santo Stefano Belbo. Oltre che di un DOC famoso a livello internazionale, stiamo parlando di un vino rosso antico ed apprezzato da secoli, annoverabile tra i cinque migliori vini rossi della nostra penisola. E' un vino fermo, che all'esame delle caratteristiche organolettiche si presenta di un colore rosso rubino molto intenso, tendente al granato con il procedere dell'invecchiamento. Non meno forte e persistente è l'odore, tipicamente vinoso ma privo di sentori fruttati. In bocca, il Barbera d'Alba è asciutto e molto corposo, mentre nell'ultima fase dell'invecchiamento tende ad assumere una nota tannica tutt'altro che trascurabile. Prodotto da uve Barbera per il 100% della composizione, questo vino raggiunge una gradazione alcolica minima di 12 gradi ed è ascrivibile nell'elenco dei migliori vini rossi a tutto pasto. Nei secoli scorsi, questa primizia veniva considerata addirittura popolare e volgare, ma con il passare del tempo, il miglioramento dei processi di lavorazione e una maggiore cura nella scelta degli uvaggi, è divenuto il fiore all'occhiello delle vendemmie piemontesi. E' adatto ad accompagnare tutti i maggiori piatti tipici della cucina regionale, ma si sposa a perfezione con le carni bianche e con i formaggi a media stagionatura. Volendo indicare una ricetta precisa da innaffiare con un buon calice di Barbera d'Alba, possiamo tirare in ballo il coniglio con i peperoni, oppure il Bollito delle Langhe e gli antipasti di salumi, eccezionali da queste parti. Se invecchiato, può anche accompagnare bene un buon piatto di selvaggina, ma in ogni caso l'importante è servirlo ad un temperatura non superiore ai 18 gradi.

La Cantina Batasiolo


cantina Osservare una mappa enologica del Piemonte vuol dire accettare il rischio di perdersi tra decine e decine di nomi ed etichette più o meno famose, ma comunque sinonimo di qualità in ambito vitivinicolo. Se state pensando di organizzare un viaggio in questa splendida regione del Nord Italia, e siete appassionati di enologia, mettete in preventivo qualche giorno da dedicare alla ricerca delle cantine più famose ed irrinunciabili. Proviamo a darvi una mano noi: se volete scoprire di più sul Barbera d'Alba, o semplicemente acquistare bottiglie speciali, potete fare un salto nel cuore della provincia di Cuneo, a Batasiolo (frazione Annunziata), dove sorge l'Azienda Vinicola “Beni di Batasiolo”. Fondata negli anni '50 e gestita a conduzione familiare, l'Azienda si occupa di 150 ettari di terreno, lavorati in base ad un mix di antiche tradizioni e nuove tecniche produttive.

Negro Angelo e Figli: una garanzia in ambito enologico


Rimanendo nel cuneese, ma spostandosi a Monteu Roero, nella frazione Sant'Anna, è possibile visitare i locali delle cantine Negro Angelo e Figli, anch'essa molto antica e portata avanti a conduzione familiare. Dalla Barbera Bertu alle vigne Gianat, Prachiosso, Sudisfà e Perdaudin, sono molteplici le proprietà della famiglia, che oggi è specializzata nella produzione di bottiglie pregiate, sia rosse che bianche. Volendo restare a Monteu Roero, gli appassionati di vini e vigneti, possono fare un salto presso la più piccola – ma non meno interessante – Azienda Vinicola Moretti Dionigi e Matteo, situata in località Occhetti.

Serralunga, patria della Villa Doria


A Serralunga d'Alba, in località Cappallotto, si estendono invece i vigneti dell'Azienda Vinicola Villa Doria, annoverabile tra le principali imprese vinicole piemontesi e da sempre specializzata nella lavorazione dei due vitigni autoctoni più importanti della regione: il Barbera e il Nebbiolo. Dal Barolo al Barbera d'Alba, al Dolcetto d'Alba, passando per il Langhe Dolcetto e il Barbaresco DOC, chi raggiunge Villa Doria può acquistare il meglio dell'enologia regionale.

A Cossano Belbo, sulle colline di Villa Lanata


Da Serralunga ci spostiamo a Cossano Belbo, piccola cittadina bagnata dalle acque del fiume Belbo, dove sorge Villa Lanata, una splendida tenuta estesa su 53 ettari di terreno compresi tra Cossano Belbo e Castino. Nella ripida collina che circonda la villa si coltivano principalmente uve Moscato e Chardonnay, da cui vedono la luce due specialità su tutte: il Moscato DOCG Cardinale Lanata e il Langhe DOC Chardonnay.

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