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Barca a vela

Da Markmarinaio
BARCA A VELA BARCA A VELA

Una barca a vela si compone di numerose parti.
Tra le principali: 1 - randa 2 - fiocco 3 - spinnaker 4 - scafo 5 - deriva 6 - timone 7 - chiglia 8 - albero 9 - crocette 10 - sartie 11 - scotta della randa 12 - boma 13 - albero 14 - tangone 15 - paterazzo 16 - strallo 17 - vang

La navigazione velica nella storia

La navigazione a vela risale agli albori della civiltà umana, e già lo storico greco Pausianas narra di una competizione velica, contornata da musica e gare di nuoto, organizzata nel II secolo a.C. in onore di Dionysus Melanaigidos, presso il Tempio di Afrodite ad Ermioni.

La storia della moderna vela sportiva, tuttavia, affonda le sue radici nella lotta contro la pirateria marina. Nel corso del Secolo XVII le rotte delle Indie Orientali, dell’Africa e delle Americhe erano infestate di pirati. Fra le principali prede delle scorrerie piratesche erano i navigli olandesi, che spostavano merci di valore fra l’Olanda e le proprie colonie.

Per rispondere a tali minacce gli Olandesi svilupparono dei velieri veloci ed agili chiamati jachtschip (dall’olandese “jacht”, che significa cercare, cacciare, perseguire) i quali avevano il compito di inseguire e catturare i vascelli pirata. Risultando estremamente divertenti da condurre, queste agili imbarcazioni furono largamente usate anche a fini sportivi.

Solo a metà del Secolo XVII, il re Carlo II, nel corso del suo esilio in Olanda, scoprì gli jachtschip e, quando fu restaurato al trono, ne portò con sé un esemplare in Inghilterra, favorendo così la diffusione dello sport della vela in tutto l’Impero Britannico.

Carlo II (detto “the Merrie Monarch”) era così appassionato di vela che contribuì a disegnare il suo yacht personale, lo “Jamie”, di 25 tonnellate di stazza, che venne completato nel 1662 a Lambeth. Lo stesso anno, il re condusse personalmente alla vittoria lo Jamie contro uno jacht olandese di proprietà del Duca di York, in un percorso che andava da Greenwich a Gravesend e ritorno. Si trattava della prima regata fra yacht condotti da timonieri non professionisti.

Nel frattempo la parola di origine olandese “jacht” veniva anglicizzata nel termine “yacht” oggi largamente diffuso per indicare le imbarcazioni a vela.

Principali armi di barche a vela

sloop
Sloop, imbarcazione ad un solo albero, normalmente dotato di randa e fiocco. Questo è oggi il tipo più diffuso di armo. Nella navigazione storica lo sloop era un piccolo veliero veloce che portava ordini da un vascello all’altro.

cutter
Cutter, imbarcazione ad un solo albero, normalmente dotato di randa e due fiocchi anche detti fiocco e trinchetta; il fiocco ha in genere il suo punto di mura all’estremità dell’asta di fiocco a prua.

Ketch
Ketch, veliero a due alberi, dotato di vele bermudiane o vele auriche. L’albero di maestra è di solito collocato a mezza nave e l’albero di mezzana è posizionato a poppa, a pruavia dell’asse del timone.

Yawl
Yawl, veliero a due alberi, dotato di vele bermudiane o vele auriche. L’albero di maestra è collocato a mezza nave e l’albero di mezzana è molto piccolo e posizionato a poppavia dell’asse del timone.

Goletta
Goletta (Schooner), veliero a due alberi, dotato di vele di diverso tipo. L’albero di maestra è collocato a poppa ed è generalmente più grande dell’albero di trinchetto posizionato a prua; i due alberi di una goletta possono anche avere la stessa altezza, ma quello poppiero è sempre di maestra e quello prodiero è sempre di trinchetto. Il più classico armamento a goletta è a vele auriche (Gaff-Schooner).

Vascello
Nave o Vascello

, veliero a tre alberi, di notevoli dimensioni,strutturalmente complesso con tre ordini di ponti, ovvero: stiva, corridoio e batteria. Questa unità, tra la metà del XVIII secolo e gli inizi del XIX secolo sostituì i pesanti galeoni nei lunghi viaggi transoceanici e per gli usi militari. Utilizzato estesamente nelle flotte di tutti i paesi marinari sia per utilizzi commerciali che per utilizzi militari per la composizione delle flotte della marina militare. Tra le più importanti navi, che con il tempo furono anche definite Clipper, ricordiamo i “Tea Clippers” “Cutty Sark” ed il “Thermopylae” i quali si contesero i primati di velocità sulle rotte tra l’Inghilterra e la Cina nel trasporto del tè e della seta. Tra i “Wool Clippers” impegnati in viaggi tra l’Inghilterra a l’Australia ricordiamo il leggendario “James Baines” il quale in un giorno di navigazione percorrendo rotte negli oceani del sud, riusci’ a coprire la incredibile distanza di 420 Sea-Mile.

 

Lezione vela n°1 Mollare gli ormeggi



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