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Barca battuto e mou festeggia il primo titulo real

Creato il 22 aprile 2011 da Andrev91 @andrev91
-------- ARTICOLO SCRITTO PER GOAL.COM --------

BARCA BATTUTO E MOU FESTEGGIA IL PRIMO TITULO REAL

C. Ronaldo festeggia: è il goal che decide il Clasico


Non bastano novanta minuti di partita per decretare la squadra vincitrice della Coppa del Re, ai supplementari si aggiudica l’incontro il Real Madrid di Jose Mourinho grazie al goal di C. Ronaldo al 103’. Una partita inizialmente aggressiva e segnata dal poco spettacolo in mezzo al campo, si trasforma quando il Barcellona comincia a giocare in particolar modo nel secondo tempo. Il Real resiste e Cristiano Ronaldo piazza la stoccata vincente nei supplementari, regalando il titolo che mancava da ben 18 anni nella Madrid sponda blancos.

FORMAZIONI –
Per il Barcellona, Guardiola dà fiducia come annunciato a Pinto tra i pali, mentre in difesa ci sarà Mascherano al fianco di Piqué. Busquets a centrocampo con Xavi e Iniesta, e il più classico dei tridenti davanti (Messi, Villa e Pedro). Il Real Madrid invece si presenta senza un vero centravanti e con Pepe ancora a centrocampo; davanti ci sono Cristiano Ronaldo, Ozil e Di Maria. Arbitra Mallenco.
PARTITA – Il clasico di Coppa del Re, secondo round di una serie di quattro partite in 18 giorni fra Real Madrid e Barcellona, teatro d’occasione il Mestalla, la casa del Valencia. Si registra il tutto esaurito nel match che assegna il secondo trofeo stagionale in Spagna (Supercoppa aggiudicata dai blaugrana). Al fischio d’inizio la tensione si fa subito sentire: Dani Alves fa ostruzione su Di Maria che poi protesta, il brasiliano del Barcellona sorride ironicamente, ma ne nasce subito una mini-rissa, che solo il pronto intervento del direttore di gara riesce a non fare degenerare. Il più carico sembra essere Sergio Ramos, il quale però esagera negli interventi al limite, in particolare su Villa al 9’ di gioco. Tre minuti più tardi la prima grande azione pericolosa, quando Ozil serve C. Ronaldo che calcia in posizione defilata, ci pensa Mascherano a salvare sulla linea. Intanto dalla panchina Guardiola si lamenta per gli eccessivi falli commessi dagli avversari, nei confronti in particolare dei trio delle meraviglie. In effetti, i tre sembrano spaventati dalla fisicità del Real, ma come non dare ragione al tecnico blaugrana in occasione del brutto intervento di Pepe su Messi e, in seguito, di Khedira su Pedro. Così, nei primi 19’ di gara, ben 15 falli di squadra per i blancos, l’arbitro fa fatica a cacciare il cartellino giallo. Costretto qualche minuto più tardi per infliggere un ammonizione, meritata, a Pepe per un reiterato intervento ai danni di Pedro, poi Xavi si lascia cadere causa ostruzionismo di Khedira, proteste e altra mini-rissa scatenata dai giocatori in bianco. A rimetterci è lo spettacolo e Mourinho se la ride in panchina. Per rivedere un’altra chiara occasione da goal c’è da aspettare il 36’ ed è opera di C. Ronaldo ancora da posizione defilata, tuttavia il destro, alquanto debole, è parato da Pinto. A prevalere, comunque, è il nervosismo manifestato da tutti, chi più e chi meno: è la trama della partita programmata alla vigilia da Mourinho, quella di un Barcellona che non riesce a giocare data l’aggressività degli avversari. Barcellona che cresce nei minuti finali nonostante non abbia effettuato neanche un tiro in porta nella prima frazione di gioco. Un cross di C. Ronaldo a due minuti dal duplice fischio si trasforma un eccellente assist per Pepe, il cui colpo di testa colpisce il palo alla destra di Pinto. La sfera non entra, il primo tempo si conclude a reti inviolate.

Per vedere un po’ di show, forse, è necessario che i blaugrana si sveglino, perché l’11 di Mourinho difficilmente imposterà in diverso modo la partita nella ripresa; manco a dirlo, il Barcellona prende campo, complice un Real stanco o comunque non più pimpante come prima, grazie a una serie di fraseggi e, più in generale, alla disinvoltura dei centrocampisti: vicinissimo al goal Pedro (destro al lato che sfiora l’incrocio dei pali) al 51’. Il tutto non sembra ingannare, col passare dei minuti C. Ronaldo e compagni non ne hanno più e Ozil sembra completamente esausto e urge una soluzione, mentre Pepe non manifesta stanchezza: è il migliore tra le file dei blancos, svolge un impeccabile lavoro in mezzo al campo, anche se nel secondo tempo incappa in qualche difficoltà. Intanto sale in cattedra Messi, prima con un sinistro al limite fuori di poco, poi beffando al 69’ Casillas siglando la rete del vantaggio, che puntualmente l’arbitro annulla per netto fuorigioco. Il goal è nell’aria, il Barça dà spettacolo e Casillas è costretto agli straordinari con eccelse prodezze. E’ evidente che i blaugrana hanno preso il sopravvento, schiacciando su ogni fronte gli avversari, e il termine giusto da utilizzare è assedio, sebbene manchi soltanto il goal che ovviamente sarebbe meritato. La beffa è dietro l’angolo, però, nel finale quando Di Maria si rende pericoloso con un destro a girare, salvato in modo provvidenziale da Pinto e i tempi regolamentari si chiudono qui.
L’inizio dei supplementari è giocato su ritmi alti ed è di marca blaugrana, i tre in avanti più Iniesta provano a mandare definitivamente in tilt la difesa del Real, ma è C. Ronaldo ad avere la grande occasione di sbloccare il risultato, quando al 98’ è splendidamente lanciato da Xabi Alonso, si beve Correia e spara un destro fuori di un soffio. Si rifà al 103’ di testa su un cross servito in maniera perfetta ancora dal basco: Pinto non può nulla e la parte madridista del Mestalla diventa una bolgia. A questo punto, Guardiola decide di far entrare forze fresche: Afellay e Keita danno il cambio agli ormai spenti Villa e Busquets, contando sempre su un’eventuale mossa geniale del suo fuoriclasse argentino ancora pimpante dopo 110’; il Real, invece, è chiuso in difesa e respira, talvolta, solo grazie ai contropiedi veloci di Adebayor e C. Ronaldo, euforico quest’ultimo dopo il goal. Finale incandescente: Pinto salva su Adebayor e sul rimpallo ci prova il solito C. Ronaldo, ma Dani Alves salva in scivolata. Di Maria termina anzitempo la gara per doppia ammonizione (fallo da dietro su Messi) e l’ultima occasione per il Barcellona è una punizione fermata dalla barriera. Triplice fischio finale e il Real Madrid e Mourinho possono festeggiare.
CHIAVE – Mourinho, da abile stratega, fa impostare i suoi una partita carica di aggressività e i catalani non riescono a fare la partita. Nel secondo tempo ne risentiranno i bianchi, soprattutto quando Messi comincia a giocare seriamente.
CHICCA – Il clasico infinito, il terzo stagionale se si considera il match d’andata di campionato, quello della manita, per intenderci, rifilata dall’11 di Guardiola a Mourinho e i suoi; il secondo, ritorno di Liga, risultato finale 1-1, permette al Barcellona di ipotecare seriamente la vittoria finale in campionato. Le due compagini non si affrontavano in una finale di Coppa del Re dal lontano 1990: all’epoca il trofeo andò al Barcellona, vincente sui rivali di sempre con il risultato di 2-0.

BARCA BATTUTO E MOU FESTEGGIA IL PRIMO TITULO REAL

Primo titulo spagnolo per lo Special One

TATTICA – Classico 4-3-3 per il Barcellona con Dani Alves e Correia pronti a spingersi sulle fasce; i tre davanti cambiano più volte posizione nel corso del match. Stesso modulo anche per il Real Madrid che permette ai tre centrocampisti di impadronirsi del centrocampo (grazie anche all’atteggiamento aggressivo). Pepe si spinge in varie occasioni in avanti trasformandosi in un quarto attaccante.
MOVIOLA – In una partita resa calda già dai nomi delle due squadre, non sono mancati episodi da moviola: al 33’ azione del Real in avanti, Marcelo in profondità per Cristiano Ronaldo, ma il portoghese è in fuorigioco. Ottimo movimento della linea difensiva del Barcellona, altrettanto il giudizio della terna arbitrale; quattro minuti più tardi, Pepe ritorna protagonista in durissimi interventi ai danni dei giocatori del Barça, la vittima è Pedro, ma non arriva il secondo giallo. A inizio ripresa c’è un contatto in area di rigore del Real Madrid tra Arbeloa e Iniesta, quest’ultimo si lascia cadere ma Mallenco, giustamente, lascia proseguire. Più tardi, precisamente al 60’, Xabi Alonso è artefice di un intervento pericoloso sul ginocchio di Messi: un fallo da espulsione, c’è però solamente il giallo per lo spagnolo. Giusta la decisione di annullare il goal a Messi al 69’ perché l’argentino era in posizione di offside. Nel complesso, soddisfacente l’arbitrato di Mallenco, incerto però a inizio partita e troppo restio nell’estrarre il giallo.
PROMOSSI&BOCCIATI – Messi (voto 7,5) dà spettacolo quando nel secondo tempo il ritmo sale e il Real Madrid sembra pagare gli sforzi di contenere, o meglio bloccare l’11 di Guardiola, nella prima frazione di gioco; da rivedere Mascherano (voto 5), lontane le sue reali prestazioni. In casa Real il migliore di tutti è Casillas (voto 8), il quale è provvidenziale nelle sfuriate offensive blaugrana. E’ soprattutto merito suo se i suoi compagni possono festeggiare stasera. Degno di nota anche Ozil (voto 7), abile e virtuoso in avanti con C. Ronaldo e Di Maria, mentre ha fatto fatica, seppur poca, Arbeloa (voto 5,5), impreciso più volte.

Andrea Cardinale

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