Posted By Il Renzaccio on 1, nov, 2013 | 0 comments
BARCELLONA-ESPANYOL 1-0 - Barcellona per mantenere salda la vetta della classifica in attesa del match di martedì, in Champions, che lo vedrà opposta al Milan. Espanyol, invece, alla ricerca del punticino che, per quanto visto in quest’avvio di stagione, avrebbe del miracoloso. I precedenti, d’altronde, parlano chiaro: solo due volte, infatti, l’Espanyol ha espugnato il Camp Nou, l’ultima, nel 2009, da ultimo in classifica grazie ad uno strepitoso Ivan de la Pena. Blaugrana in formazione tipo, con Montoya, a sinistra, chiamato a sostituire gli infortunati Alba e Adriano, mentre gli ospiti rinunciano a parecchi giocatori offensivi sulla trequarti, a conferma della gara estremamente conservativa impostata da Aguirre.
La prima azione di rilievo, nonostante l’avvio di chiara marca blaugrana, è dell’Espanyol con Torje, che scocca un tiro dalla distanza che si perde alto sopra la traversa. Passa solo un minuto ed è il Barça a farsi vivo per la prima volta dalle parti di Kiko Casilla, bravissimo a respingere una conclusione angolata – ma troppo debole – di Sanchez. Il Barcellona domina nettamente nel palleggio, ma i ritmi sono bassi e per la squadra di Aguirre è facile opporre resistenza ai più quotati avversari. Al quindicesimo, al termine di una bella combinazione con Neymar, Messi si vede respingere un tiro dal muro difensivo ospite. La squadra di casa continua imperterrita a tenere il pallone fra i piedi, privilegiando il vecchio e caro “Tiki e Taka” al gioco “vertical” del Tata, ma le occasioni da gol latitano. Al trentacinquesimo, sessanta secondi dopo una punizione da buona posizione di Messi terminata alta sopra la traversa, è l’Espanyol ad andare (clamorosamente) vicino al vantaggio: Thievy mette la palla in area di rigore per Victor Sanchez, che, in estirada, beffa un disattento Dani Alves in copertura e costringe Valdes ad un difficile intervento con il piede sinistro. Il Barcellona si sveglia nel finale: Iniesta raccoglie palla al limite dell’area e lascia partire un potente destro che costringe alla respinta con i pugni l’ottimo Kika Casilla; l’azione prosegue, la palla giunge a Dani Alves che lascia partire un destro dal limite dell’area che si stampa sul palo.
La ripresa prende avvio con gli stessi protagonisti del primo tempo. I padroni di casa giocano ad un ritmo più elevato, dando l’impressione di poter impensierire maggiormente l’arcigna retroguardia di Aguirre. La prima occasione da gol del secondo tempo capita sulla testa di Messi, che stacca su un invitante cross dalla destra di Dani Alves e costringe il portiere ospite ad una difficile deviazione con la mano destra. Due minuti dopo è il momento di Xavi, che effettua un colpo di testa da buona posizione senza, però, inquadrare lo specchio della porta. Al sessantunesimo si accende Neymar, che converge dalla sinistra e, dal limite dell’area, lascia partire un bellissimo destro a giro che si perde di poco a lato alla destra di Kika Casilla. Il brasiliano, dopo un primo tempo piuttosto opaco, continua a deliziare il Camp Nou. Ed è proprio dai suoi piedi, al sessantasettesimo, che nasce il gol che sblocca l’incontro: numero dell’ex Peixe sul lato sinistro dell’area di rigore e palla sul secondo palo in direzione di Alexis Sanchez, che in spaccata insacca a porta sguarnita. Il gol subito sveglia (molto leggermente) gli ospiti, che provano a guadagnare metri sul terreno di gioco. L’occasione migliore per l‘Espanyol, però, arriva da un lungo rinvio del portiere controllato in modo sublime da Sergio Garcia, che lascia partire una cannonata di destro che sfiora la traversa della porta difesa da Victor Valdes. Negli ultimi dieci minuti è ancora il Barcellona a sfiorare il gol in due occasioni: a otto dal termine, Messi calcia in maniera potente e precisa una punizione che si spegne di poco a lato sul palo di competenza del portiere; all’ottantottesimo, Fabregas serve in profondità Pedro che, all’interno dell’area di rigore avversaria, calcia di destro trovando l’opposizione di un attento Kika Casilla.
Vittoria meritata per il Barcellona, anche se la prestazione non è stata delle migliori: gioco lento, molto prevedibile e decisamente poco efficace per via centrali. Non è un caso, infatti, che le occasioni migliori siano nate da azioni sviluppate sugli esterni, specie sulla fascia destra, dove Dani Alves, però, non ha brillato per precisione. Ancora negativo Messi, nonostante l’impiego da punta centrale, ruolo normalmente a lui più congeniale. Il nuovo corso del Barça prosegue con risultati decisamente positivi. Per lo spettacolo, però, ci vorrà tempo. Forse…