Buongiorno ragazze.
Son riuscita a caricare le foto che mancavano della vacanza a Barcelona. Ora preparo il post e poi me ne torno a studiare (che palle, che palle, che palle).
Il terzo giorno ci siamo sparate un bell'oretta di coda prima di entrare nella Sagrada Familia, ma ne è valsa sicuramente la pena.
Sagrada Familia - facciata della natività
Sagrada Familia
Sagrada Familia
Sagrada Familia
Confortante no?!
Nervoso epico quando arrivate sulla terrazza della Pedrera ci si è scaricata la batteria della macchina fotografica. Quella di scorta c'era ma dove era? Ovviamente nello zaino, che era rimasto nell'ormadietto al piano terra...che pizza.Se proprio doveva succedere è meglio che sia successo qui perchè a conti fatti non mi è piaciuta moltissimo.Interno della Pedrera
La terza tappa è stata Casa Batllò...un vero gioiellino.Casa Batllò
Casa Batllò
Casa Batllò
Casa Batllò
Casa Batllò
Casa Batllò
Ecco qui con quello che abbiamo fatto il quarto giorno.Questo è uno scorcio dell'Ospital de Sant Pau, patrimonio dell'UNESCO. Una bellissima visita guidata di 1h 30min interamente in inglese, in compagnia di altre cinque persone. La figata è che, essendo attualmente in restauro, ci hanno fatto mettere il giubbottino catarifrangente (quello arancione dei muratori) e il caschetto...sembravamo un gruppo di scemi (in più sotto al caschetto si crepava).Ospital de Sant Pau
Circa alle 13 eravamo sotto il sole che ci aggiravamo per Parc Guell.Parc Guell
Parc Guell
Parc Guell
Parc Guell
Barcelona vista dal MNAC
Fontana Magica del Montjuic
L'ultimo giorno e mezzo l'abbiam passato a passeggiare senza meta senza guardare nulla di particolare. Abbiamo visto altri miliardi di cose ma ho dovuto selezionare per forza altrimenti ero ancora qua a caricare le foto. Devo menzionare il Cosmo Caixa, una sorta di museo della scienza e della tecnica super interattivo, super grande e super bello...un filino NERD ma divertentissimo. Vedere i papà che spingono via i figli per poter giocare coi robottini non ha assolutamente prezzo "Aspetta che papà ti fa vedere come si fa"...e fu così che il papà non si spostò più. Au revoir bellezze.I libri chiamano e purtroppo io li sento.