Bari: Caracciolese, il sorvegliato speciale, torna in carcere

Creato il 05 novembre 2011 da Yourpluscommunication

Giacomo Caracciolese è stato arrestato ieri sera dai carabinieri per inosservanza degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale.

Il trentenne, è stato sorpreso con un pregiudicato della stessa zona e per questo, trasferito in carcere.

Considerato una figura di riferimento della criminalità che gestisce gli affari illeciti nel quartiere Carrassi di Bari, Giacomo Caracciolese pare fosse finito nel registro degli indagati per l’omicidio di Alessandro Marzio, (21 enne freddato in via dei Mille domenica 30 ottobre).

Coinvolgimento che però non è stato confermato dagli inquirenti.

Nel 2009, Giacomo veniva arrestato per un altro omicidio, quello di Orazio Porro, ma due anni dopo veniva scarcerato grazie al suo alibi: all’ora del delitto (compiuto intorno alle 13:00) tornava dall’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari con moglie e figlio.

Il 3 maggio scorso, dopo due anni di reclusione, la Corte d’Assise di Bari ordina l’immediata scarcerazione di Caracciolese, accogliendo la tesi dei difensori, Massimo Chiusolo e Raffaele Quarta, e assolvendolo dall’accusa di omicidio «per non aver commesso il fatto».

L’ex collaboratore di giustizia Orazio Porro, 53 anni, era considerato un “infame” negli ambienti malavitosi, è stato ammazzato il 25 marzo 2009 con un colpo alla nuca nel mercato di via Nizza, del rione San Pasquale di Bari, proprio sotto l’abitazione dei Caracciolese, famiglia alla quale sembra avesse mancato di rispetto.

Porro pare fosse stato ucciso dopo aver tentato di sminuire la forza criminale di Antonio, padre di Giacomo, meglio noto col soprannome di “u Rizz”.


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