A essere colpito è il clan Di Cosola. Le indagini hanno ricostruito anni di egemonia e di dominio in settori vitali dell'economia, primo fra tutti il settore edile locale, dove per la prima volta viene registrata l'imposizione tipicamente mafiosa dell'acquisto del cemento di bassa qualità. Materiale, quest'ultimo, fornito da una ditta alle porte di Bari sottoposta a sequestro nell'ambito dell'operazione e il cui titolare risulta tra gli arrestati per associazione mafiosa.
Il Clan Di Cosola avrebbe avuto sotto controllo il business dei videopoker, 100 euro al mese ogni macchinetta e non solo, taglie, furti e quanto altro.
Oltre ai fermi di soggetti che secondo gli inquirenti sarebbero vicini al clan vi è stato anche un sequestro beni per milioni di euro, tra cui: 23 immobili, 19 terreni, 80 conti correnti, 2 cassette di sicurezza, 15 autoveicoli e 4 società.