E’ da tempo che vedo circolare
immagini bellissime di focacce baresi; ed è da tempo che in lista di attesa ho
le uniche due ricette che avevo archiviate come affidabili da fare; quella diOrnellae quella diAlessandra Barbone, frutto di ricerche, esperimenti, confronti. Volevo
fare la mia focaccia barese con tutti i crismi, proprio per essere sicura, non
avendola mai assaggiata a Bari, di ottenere il massimo risultato. Ornella,
molto gentile, mi ha omaggiato della bellissima teglia di ferro per farla al
meglio, e scherzando con lei le ho proposto, come ringraziamento, di fare da
arbitro in una sfida per niente scontata; Bari contro Genova, focaccia barese
contro focaccia genovese…chi meglio di una genovese non d’origine, amante di
TUTTE le tradizioni e le cose buone e ben fatte, poteva dare un giudizio
assolutamente imparziale?
Io non sono genovese di nascita
ma la focaccia genovese, che io ha fatto qui e che considero la specialità in
assoluto migliore di questa mia città adottiva, è veramente speciale. Non sono
moltissimi i forni che la fanno ottima qui in città, ma se trovi quelli giusti,
sfido chiunque a non ammettere che la focaccia appena sfornata, unta di olio
buono, morbida e croccante allo stesso tempo, non sia una delle cose più buone
al mondo. Certe mattine sono disposta anche a fare qualche chilometro pur di
portare in tavola per colazione, una buona striscia di focaccia calda.
Tutto questo preambolo per
arrivare al punto, cioè che, nonostante le premesse ottime, ossia ricette
collaudatissime e sicure, teglia doc, ingredienti ottimi, ero quasi sicura che
nessuna specialità barese potesse reggere al confronto con una buona focaccia
ligure…Bè mi sbagliavo…la focaccia barese sarà d’ora in poi un must a casa mia,
perché è FA_VO_LO_SA!!!! Certo sono due
cose diverse, soprattutto per quanto riguarda il condimento, ma ora come ora,
presa dall’entusiasmo per questa inaspettata bontà..ebbene sì..Bari-Genova
1-0!!
La ricetta di Ornella, che io ho
proporzionato alla misura della mia teglia, è la dimostrazione che con le dosi
corrette, la giusta cottura e le piccole astuzie che solo chi la fa da anni può
mettere a punto, è perfetta; dorata e saporita, croccante ai bordi e sul fondo
e morbidissima in superficie. L’unica variante che ho fatto è nel procedimento
iniziale, dove ho preferito fare un lievitino con una parte di acqua e farina,
e negli ingredienti più “liguri”..tutti però di ottima qualità: olio di Imperia
ed olive taggiasche.
Per la ricetta ben dettagliata e
corredata di foto vi consiglio di guardare qui su Ammodomio.
Ingredienti per una teglia di ferro di cm 40 di diametro
per l’impasto:
400 gr farina 00 + poche manciate per lo spolvero
330 ml circa di acqua appena tiepida (circa 38°C)
8 gr di lievito di birra fresco
½ cucchiaino di zucchero
2 cucchiaini rasi di sale fino
per il condimento:
65-70 gr d’acqua
40 gr di olio extra vergine + quello che serve per ungere la
teglia
14-15 pomodori rossi tondi (circa)
10 olive verdi baresane (io ho usato le olive taggiasche)
4 grossi pizzichi di sale (abbondanti)
origano q.b. ( ho usato quello fresco)
Fare un lievitino con il lievito di birra, lo zucchero, 100 g di acqua e 100 g di farina ambedue presi
dal totale. Mescolare bene con un cucchiaio per evitare che rimangano grumi;
coprire con pellicola e mettere a raddoppiare in luogo tiepido ed umido.
A mano aggiungere il lievitino al
centro della restante farina messa a fontana sul tagliere. Iniziare ad
aggiungere acqua, impastare, aggiungendo il sale quando già tutta la farina
sarà amalgamata.
Quando l’impasto sarà omogeneo e
si staccherà dalle pareti della ciotola, dategli una veloce impastata con le
mani infarinate per renderlo liscio, sbattendolo dal basso verso l'alto 4-5
volte, oppure, se non volete sporcarvi le mani, fatelo con la spatola stessa.
Sarà molto appiccicoso, ma non vi
preoccupate.
Con la spatola o con le mani, raccogliete l'impasto verso il centro, coprite
con pellicola o con un coperchio ermetico e lasciatelo lievitare fino al
raddoppio. Trascorso il tempo necessario, spolverate di farina e arrotondate
l’impasto rincalzandolo sotto, con le mani infarinate, dai bordi verso
l’interno. Copritelo con un tovagliolo mentre procedete ad ungere abbondantemente
la teglia.
A questo punto ribaltate nella teglia l’impasto e subito dopo capovolgetelo su
sè stesso, lasciando la superficie unta in alto; quindi attendete circa dieci
minuti prima di allargarlo in teglia, picchiettandolo con la punta delle dita
unte di olio, tirandolo anche con la mano destra dal di sotto, avendo cura che
il fondo della teglia rimanga sempre ben unto.
N.B: Potete anche versare l'impasto direttamente nella teglia unta, senza
spolvero e senza pieghe, raccoglierlo al centro con la spatola, anch'essa unta
di olio. e ribaltarlo con la chiusura in sotto. Entrambi i metodi sono
validissimi.
Ora passiamo al condimento...
Lavate, tagliate e spremete i
pomodori in una ciotola, conservando il loro liquido. Schiacciateli bene di
modo che siano il più piatti possibile, quindi disponeteli sulla focaccia con
la pelle rivolta verso l'alto, e sistemate le olive a distanza regolare.
Preparate un’emulsione (* con il liquido dei pomodori, l'acqua, l'olio, il
sale, sbattendola con una forchetta, e versatela subito sulla focaccia; infine
spolverate di origano.
Infornate mettendo la teglia sul
fondo del forno (già caldo) per circa 10 minuti a 250°C ( per verificare il
momento giusto, sollevate la focaccia con la spatola per controllare che si
stacchi dalla teglia e sia già ben dorata al fondo), quindi portatela sulla
grata di mezzo fino a cottura. In totale ci vorranno circa 40-45 minuti. Appena
fuori dal forno, coprite la focaccia con un canovaccio pesante per conservarne
la superficie umida, e farla intiepidire appena prima di gustarla.