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Bari-Milan 2-3

Creato il 07 novembre 2010 da Gianclint

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Lancio di Donati, Nesta e Yepes si perdono Barreto che con una gran girata al volo si beve Abbiati.

Termina, con il fiatone e con la sofferenza delle coronarie dei tifosi rossoneri, la prima partita in orario pomeridiano disputato dal Milan di Massimiliano Allegri nel massimo campionato 2010-2011. Fiatone causato dagli attaccanti, troppo leziosi in una giornata in cui si poteva finire tranquillamente con più di tre goal di scarto.

Invece un Bari tenuto insieme con lo scotch rischia di riaprire la partita addirittura quando si trova in svantaggio 1-3 nella ripresa. Il risultato di Bari e del derby della capitale, nonchè lo stop interno dell’Inter con il Brescia, permettono all’indefinibile truppa di Massimiliano di godersi il secondo posto in solitaria per una settimana. Non una settimana qualsiasi.

Il vero protagonista del primo tempo del San Nicola è il centrocampo rossonero. Apre le marcature di testa al 4’ capitan Ambrosini, raddoppia alla mezz’ora Mathieu Flamini. I pugliesi recriminano per un rigore non concesso, e il Milan si divora diverse palle gol sull’asse Ibrahimovic-Robinho. Ai rossoneri piace complicarsi la vita: si spiega così il gol di Kutuzov al 65’, ma poi entra Pato e, finalmente, riesce in quella che nell’ultimo periodo sembrava una mission impossible. Gran mancino del papero rossonero, che tranquillizza i suoi fino al 90’, quando Barreto riaccende vanamente le speranze dei padroni di casa.

La giornata si mette bene per vari motivi e si schiarisce subito per il turn over applicato dal Mister. Fuori e con il culo piantato in panchina Pirlo, Pato, Ronaldinho ed Inzaghi. Lusso non ripetibile con Clarence Seedorf. L’unica assenza forzata è quella di Thiago Silva, infortunato, che viene sostituito da Mario Yepes {esordiente}.4-4-2 veloce e pressante, con i muscoli e la grinta di Gennaro Gattuso, Massimo Ambrosini – bentornato con pera {1} – e Mathieu Flamini – bentornato con pera (2) – a scombinare i piani della gia incerottata formazione di Ventura.

Al 5′ Milan in vantaggio. Cross da sinistra di Seedorf e incornata vincente di Ambrosini al primo gol in questo campionato. Al 26′ comincio la sagra delle pere sbaglia da Robinho, si ritrovatosi tutto solo davanti a Gillet, spara in bocca al portiere. Al 30′ ancora solo davanti a Gillet, non centra neanche la porta. Un minuto dopo ci pensa Flamini a realizzare il raddoppio per la gioia dei suoi numerosi estimatori ed estimatrici sul Night e sul Liberamente Milan. Ibrahimovic imbecca il francese che con uno scavetto di sinistro batte Gillet per il suo primo gol in assoluto in Serie A {la sottoscritta ha dunque speranze per KPB}.

Al 35′ si vede il Bari, Barreto si gira in area, palla sull’esterno della rete. Nel recupero scontro in area tra Abbiati e Barreto, il pubblico protesta, per l’arbitro è tutto regolare, ma il contatto c’è.

Nella ripresa, a far puttanate davanti al portiere, ci pensano anche altri: ti pareva se non si poteva evitare di disputare fino in fondo, all’estremità delle punte, una buona gara dall’inizio alla fine. Al 54′ contropiede solitario di Ibrahimovic che si invola in campo aperto, il suo diagonale finisce di pochissimo a lato. Al 56′ Robinho per la terza volta è solo davanti a Gillet, ma il brasiliano alza un pallonetto che fa perdere i testicoli ai tifosi rossoneri di sesso maschile {immaginate una tifosa cosa avrebbe voglia di perdere in quei casi e rimedia facendo del male al telecomando di Sky}.

Al 64′ destro di Flamini da ottima posizione, Gillet è bravissimo a respingere. Al 65′ il Bari accorcia le distanze, Kutuzov trafigge Abbiati dopo una serpentina in area. Al 72′ Pato – entrato al posto dello stesso Robinho – realizza l’1-3 con un sinistro da fuori area dopo un’azione personale, 41° gol in A in 84 partite.

All’81′ è Ibrahimovic a ritrovarsi tutto solo davanti a Gillet, lo svedese cerca di servire Pato, ma il portiere si allunga e riesce a impedire che la palla arrivi al brasiliano. Al 90′ Barreto fissa il 2-3 finale con una spettacolare girata al volo di destro.

Ovvero, come complicarsi la vita, dopo avere sbagliato di tutto. Ma ciò che conta sono i tre punti: l’inter è scavalcata al secondo posto e la Lazio è più vicina.

Quand fa frec, sare su la porta, vaca putanga!

*{trad: quando fa freddo, chiudete la porta, caspiterina!}

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