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Quando si dice "uno scontro fra titani"! Già perché questi due personaggi lo sono davvero! Non saprei dire chi ho preferito, perché se da una parte c'è il brillante genio del ricco ebreo canadese, dall'altra c'è l'inestinguibile fascino della zia newyorkese! In ogni caso, che si propenda per l'uno o per l'altro è doveroso leggere entrambi!Non vado matta per i romanzi 'divertenti', quelli che leggo tutto d'un fiato perché mi solleticano; solitamente quelli che mi rimangono più impressi sono quelli più 'difficili', la cui lettura è un po' un viaggio interiore nella propria coscienza. Ma per questa volta non c'è nulla da dire, si tratta di capolavori.Lo stile è impeccabile e le storie scivolano come il burro sul teflon (che metafora poetica!): non vedi l'ora di sfogliare la pagina per sapere cosa succede visto che l'assurdità delle vite dei personaggi e il loro modo dissacrante di vivere la quotidianità non può che strappare una sana risata di pancia!L'espediente narrativo è in entrambi i casi originale e affatto scontato: delle vicende di Barney abbiamo un racconto in prima persona che funge da difesa contro le accuse mossegli contro da un amico di gioventù che lo ha diffamato in un libro diventato best seller, da cui appunto la sua versione. Della biografia di Mame ascoltiamo invece il racconto attraverso le parole del giovane nipotino affidatogli una volta rimasto orfano e che trascorrerà una turbolenta infanzia, seguita da una folle adolescenza, il tutto proprio a causa della sua eccentrica e charmante zia.Non si può non amarli perché nella loro originalità, nella loro scorrettezza, nella loro umanità, racchiudono tutto quello che c'è di più reale in ognuno di noi!In poche parole: se li avete già letti... beh, sapete di cosa sto parlando; se non li avete letti, alle 9.00 aprono le librerie... di corsa, su su!!