Prima che finisca la stagione dei caki vi voglio proporre questa preparazione che mi ha davvero stupido, come sapete sono ancora una neofita per quanto riguarda l’essicatore ma devo dire che mi stà dando soddisfazione. Questa preparazione può essere un idea per la conservazione dei caki in un modo un po’ più nutriente, vista l’aggiunta delle mandorle e dei semi, si possono essiccare anche i caki da soli ma devono essere non a completa maturazione per poterli tagliare, qui invece devono essere belli maturi con tutta la loro dolcezza.
Vi riporto alcune notozie prese da Wikipedia:
Il kaki apporta circa 272 kJ (65 kcal) per 100 g. È composto da circa 18% di zuccheri, il 78,20% di acqua; lo 0,80% di proteine; lo 0,40% di grassi oltre ad una ragionevole quantità di vitamina C, è inoltre ricco di beta-carotene e di potassio.
Ha proprietà lassative e diuretiche ed è sconsigliato a chi soffre di diabete o ha problemi di obesità. È molto indicato per depurare il fegato e per l’apparato nervoso.
Se gustato ancora in stato acerbo, può provocare la classica sensazione da “bocca legata”. È una sensazione gustativa (tattile) di asprezza e ruvidità che si avverte principalmente sul dorso della lingua.
Il kaki non ancora completamente maturo si presta ad essere essiccato e conservato per diversi mesi e consumato saltuariamente. Il frutto sbucciato deve essere tagliato in 8 spicchi, denocciolato e messo ad essiccare al sole o in un essiccatore ad aria calda sino a quando la sua consistenza diventa gommosa e in superficie si forma un leggero strato bianco zuccherino, mantiene così tutte le sue proprietà organolettiche.
Ingredienti:
10 caki ben maturi
100 g di mandorle
4 cucchiai abbondanti di semi di sesamo
4 cucchiai abbondanti di semi di girasole
Procedimento:
Dovete ricavare la polpa dei caki eliminando tutta la bucca, raccoglietela in una capace ciotola dove andrete poi a frullarla per renderla bella liscia.
Aggiungete le mandorle tritate e i semi, io ho usato questi ma se volete potete usare semi di girasole e semi di lino a vostro gusto.
Ammalgamate bene il tutto con un cucchiaio, distribuite il composto sui piatti dell’essicatore che avrete ricoperto di carta forno.
Se non avete l’essicatore potete farlo nel forno senza superare i 50°
Ho fatto essiccare il tutto per circa 20 ore ad una temperatura di 45/50°.
Prima che fossero completamente secchi con uno stuzzicadenti ho tracciato delle righe tipo tagli che mi hanno permesso di dividere più o meno in modo regolare le barrette.
La consistenza non è scronciosa ma più sul gommoso, se avete mangiato della frutta disidratata capite a cosa mi riferisco, il sapore è molto dolce e gradevole e da non credere sono riuscita a farle assaggiare al papi che odia i caki anche se poi non ne ha più mangiato dicendomi: si son buone ma sono caki!
Ps: le stò conservando in un sacchetto di carta tipo quelli che si usano per il pane!