Ospite alla trasmissione radiofonica “El Mon” a “RAC1″, Josep Maria Bartomeu, presidente del Barcellona da appena quattro giorni, fa il punto della situazione e parla della vicenda Neymar che ha portato alle dimissioni di Sandro Rosell. Bartomeu è apparso deciso ed ha subito cercato lo scontro frontale col Real Madrid. Ecco i punti salienti dell’intervista: “Quando ho saputo che sarei diventato presidente? Rosell mi ha chiamato dopo la partita col Levante e mi ha invitato a casa sua, dove mi ha annunciato la decisione di dimettersi. Ho provato a convincerlo a resistere, ma mi ha fatto capire il momento difficile che sta attraversando assieme alla sua famiglia. Non avrei mai pensato di diventare un giorno presidente del Barcellona; in ogni caso, non c’è mai stata l’ipotesi elezioni, il mandato termina nel 2016. Perché sono state nascoste le cifre dell’affare Neymar? Anche il padre ce l’ha chiesto, per evitare che in Brasile ci fossero problemi con la famiglia. Il ragazzo viveva un brutto momento, voleva solo giocare a calcio”.
Ecco poi addentrarsi più nel tema, parlando anche della situazione di Jordi Casas, il socio che avrebbe fatto trapelare i documenti nascosti: “Quello che ha reso grande questo club è che tutti i soci sono in diritto di fare quello che ha fatto Casas. Non lo denunceremo perché non è lui il responsabile per aver filtrato alla stampa i contratti. Abbiamo la certezza su chi è stato; non credo ci sia qualcuno dietro Casas, ma di certo a Madrid la cosa è stata fomentata. Dalla capitale c’è un atteggiamento belligerante nei nostri confronti: evidentemente a loro non va giù che abbiamo campioni del calibro di Messi e Neymar e, visto che non ci battono in campo tentano di farlo negli uffici…”