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Basilicata coast to coast, un viaggio alla scoperta di se stessi

Da Sky9085

 

basilicata coast to coast

film di e con rocco papaleo del 2010

Un viaggio itinerante tra le bellezze del Sud, guidati da un gruppo di musicisti alla ricerca di se stessi.

Nicola, un professore che ha appena ricevuto una promozione, nel corso di una lezione vede volare una palla di carta che, attraversando la cartina geografica appesa al muro, taglia la Basilicata da una costa all’altra. Da qui nasce l’idea di imbarcarsi in un viaggio, effettuato nella totale privazione di qualsiasi mezzo moderno, per partecipare al festival di Scanzano Jonico assieme alla sua band, le pale eoliche. Di questo gruppo mal assortito fanno parte Rocco Santamaria, un “famoso” volto dello star system, suo cugino Salvatore, un medico mancato, e Franco, un ragazzo che in seguito ad un grave trauma è caduto in una forma di autismo dal quale solo la pesca sembra farlo evadere. A loro si aggrega la giornalista Tropea Limongi, cui è affidato l’ingrato compito di documentare l’impresa.

 

Il film è un road movie molto in stile americano, in cui un gruppo di personaggi con una solida e intricata storia alle spalle si alternano nell’affrontare una serie di peripezie che li porterà a maturare e a trasformarsi, strada facendo, in delle persone totalmente nuove, accomunate da un’esperienza che, in maniera diversa, avrà fatto acquisire loro una nuova coscienza.

Nessun personaggio è lasciato al caso, tutti, con un vissuto diverso alle spalle, hanno qualcosa da insegnare ed una storia da regalare.

C’è Tropea Limongi, una giornalista che potrebbe avere tutto dalla vita se solo sfruttasse l’influenza del padre onorevole, ma si accontenta di lavorare in un network locale di poco conto perché la propria morale le impedisce di scendere a compromessi.

Troviamo poi Rocco, un leader all’apparenza, ma dietro i cui atteggiamenti si nasconde un’infinita insicurezza per quello che il futuro gli riserverà.

C’è suo cugino Salvatore, un medico mancato che ha rinunciato ad un futuro sicuro a causa di una ragazza, ma che nel corso del viaggio imparerà di nuovo ad emozionarsi e a rimettersi in gioco.

Incontriamo poi Nicola, un uomo che non è ancora pronto ad accollarsi le responsabilità che il mondo degli adulti comporta, ma saprà riscoprire cosa voglia dire credere in se stessi.

Ma la migliore interpretazione spetta al personaggio più inusuale, un Max Gazzè già bravissimo a comporre la colonna sonora, ma impeccabile nell’interpretare Franco, un uomo che saprà ritrovare la voglia di vivere, di voltare pagina e ricominciare. Bravo attore non è colui che riesce a pronunciare una battuta con una pronuncia impeccabile, senza errori di dizione, il bravo attore è colui che riesce ad arrivare al cuore della gente senza aprire bocca, semplicemente con uno sguardo e quello di Gazzè ci riesce perfettamente.

Come sempre, anche in questo film l’amore governa ogni cosa e la relazione tra Franco e Tropea da un valore immenso ad un film che però non dimentica l’ironia della buona commedia all’italiana.

Nonostante si tratti di un’opera prima, basta vedere la ripresa delle pale eoliche immerse nella nebbia, un fermo immagine banale, per accorgersi che anche come regista Papaleo riesce a dare il meglio di sé.

Chi ha detto che il cinema italiano sta morendo? (Questo articolo partecipa al concorso dedicato al film che mette in palio una copia del DVD).


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