Basilicata on my mind

Creato il 25 settembre 2011 da Harielle @hariellle

“Che ne sai, l’hai vista mai,

Basilicata in my mind” 

Così recita la canzone interpretata da Rocco Papaleo nell’indimenticabile film “Basilicata coast to coast”, che ho visto qualche anno fa senza aver mai, però,  visitato la regione a cui si riferisce. Così, quando la scorsa settimana la mia preside mi ha proposto come accompagnatrice per una visita culturale didattica, nonostante una caviglia infortunata,  da poco rimessasi a posto, ho subito accettato con entusiasmo. Tre viaggi d’istruzione (Emilia, Madrid, Basilicata)  in un anno solare è una cifra che farebbe impallidire qualunque insegnante, ma il vostro angelo ama le sfide e l’elemento mercuriale che la caratterizza dall’essere di segno zodiacale Gemelli la porta evidentemente ad essere sempre con la valigia pronta e gli occhi disposti a riempirsi di nuove meraviglie.

Questa volta si trattava di un viaggio organizzato dalla scuola per valorizzare le eccellenze, cioè le studentesse e gli studenti che nello scorso anno hanno riportato delle medie nei voti tra 8 e 10, e che si sono distinti nell’apprendimento cooperativo, cioè aver aiutato i propri compagni nello studio e nella vita scolastica. Il mio istituto si è gemellato con il liceo di Tricarico, Matera, terra natale del grande poeta Rocco Scotellaro, e da lì è nata l’idea di andare a visitare la Lucania e il centro culturale Scotellaro di Tricarico.

Passata la Campania, viene subito da pensare a Carlo Levi e al suo “Cristo si è fermato ad Eboli”. La natura si veste di un verde più brillante e alle pianure succedono delle gole di una bellezza mozzafiato. I piccoli paesi sono molto distanti tra loro, ognuno celando bellezze nascoste e posti ricchi di cultura. Il primo giorno visitiamo l’abbazia  benedettina di Montescaglioso, con una sala biblioteca affrescata con simboli alchemici e ancora non del tutto decifrati dagli studiosi di oggi e piena di angeli, tra tutti l’arcangelo Michele, con piuma e bilancia in ciascuna mano (rifletto e stupisco la nostra guida che nella religione egizia anche la dea Maat viene raffigurata con gli stessi identici simboli, intenta a pesare l’anima dei defunti prima di ammetterli all’aldilà)

Il secondo giorno la visita è interamente dedicata a Tricarico, con la sua torre normanna, i suoi musei di arte preromana e le bellezze naturali. In sala consiliare incontriamo il sindaco e delle delegazioni di studenti ed insegnanti delle scuole del paese, entusiasti di conoscere i loro coetanei “romani”, e ci sentiamo travolti dall’entusiasmo e dalla cordialità della gente del luogo. Le vecchiette si affacciano alla porta delle loro case e ci augurano il benvenuto, i ragazzi aspettano i nostri studenti per parlarsi in piazzetta, e la giornata trascorre piacevolmente, con il clou della visita al centro “Scotellaro” in cui si leggono poesie e si narra la vita di questo poeta, cantore del mondo contadino e della sua dignità, morto a 30 anni appena.

Il terzo giorno, lasciata Tricarico con abbracci e promesse di ritrovarci, siamo andati a Matera, a visitare il centro storico e i Sassi. Una giornata di vento e pioggia che resterà nella memoria, la fatica di salire su, su in alto valeva la pena, per ammirare il panorama mozzafiato di questo bellissimo sito, patrimonio Unesco dell’umanità! E, lasciata Matera, si torna a casa, i pargoli in silenzio a seguire il film “Basilicata coast to coast”,  per  tutti  Lucania in our minds…

Un abbraccio a tutti da Harielle



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