Una vita spezzata, quella di un campione di basket, sin da giovanissimo era una promessa, Mario Delle Cave aveva fatto parte dell’under 16 e dell’under 18 in Stella Azzurra. Viveva con il fratello Gianni Delle Cave nella foresteria del club. Mario, un playmaker di eccellenza, una carriera fermata oggi. Travolto ed ucciso da un furgono dei Carabinieri dinnanzi alla Caserma Salvo D’Acquisto in via Tor di Quinto. Lui a bordo di uno scooter, si spostava dall’area basket della Capitolina Rugby, che ospita anche una zona dedicata al basket. La Stella Azzurra è stata una società gloriosa, ora un ottimo vivaio della B Dilettanti. Mario, un numero 8 da annale, allenato dal grande coach Germano D’Arcangeli.
Era nato in Bolivia il 25 febbraio del 1993, cresciuto a Roma, ben presto nella foresteria del club, anche per l’assenza dei genitori, entrambi in carcere. A Roma faceva anche l’istruttore del minibasket e si allenava per diventare una vera promessa del basket, le offerte non mancavano, non usava quasi mai il motorino, da qualche mese però i genitori in libertà erano allietati dallo spirito solare di Mario, oggi di rientro da una delle visite ai suoi ha trovato la morte. Dalla GAzzetta riportiamo il cordoglio della Federazione italiana pallacanestro “Il presidente Dino Meneghin e la Fip – così in una nota sul sito della Federazione – si uniscono con calorosa partecipazione al terribile dolore del fratello Gianni, della famiglia di Mario e di tutta la Stella Azzurra”.
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