Guidoni, 49 anni, ex giocatore del CUS Torino Basketball, con cui a metà degli anni 80’ conquistò la (prima) promozione in B, poi bissata 3 anni or sono nel ruolo di direttore sportivo, è già al lavoro: “Le cose da fare sono tante, ma seguiremo la politica dei piccoli passi, affrontando le criticità con attente riflessioni. La priorità è operare sull’identità della sezione e sulla credibilità della sua offerta, attraverso una riorganizzazione e una ridefinizione delle finalità d’azione. Sempre seguendo le coordinate dello spirito universitario, e cussino, dello sport come strumento per educare alla vita, della passione e dell’appartenenza. In questa operazione di restyling dedicheremo grande attenzione all’allargamento della base di reclutamento del minibasket, confermando e rafforzando nel contempo la centralità del settore giovanile, che nelle ultime stagioni ci ha già permesso di raggiungere traguardi di rilievo, sia sul piano individuale che a livello di squadre”.
“Ma i risultati del campo nella prima fase del progetto avranno un rilievo secondario” prosegue Guidoni, “anche se nessuno si tirerà mai indietro sul piano della competitività e della voglia di raggiungere la vittoria. Ci piacerebbe però rivedere sul parquet e fuori quello spirito e quell’entusiasmo che in tante occasioni ci hanno permesso di colmare il divario con gli altri e che hanno finito per costituire nel tempo un vero e proprio “stile CUS”. A partire naturalmente” conclude Guidoni, “dalla Prima squadra, che sarà giovane e ancor più universitaria, nella speranza di vederla al più presto composta in gran parte da giocatori di formazione CUS”.