Un giovedi sera pieno di amarezza e delusione per le due squadre italiane impegnate nella seconda giornata di Eurolega. Sia la Montepaschi Siena che la Mapooro Cantù hanno sfiorato il miracolo su due difficilissimi parquet come quello della Nokia Arena di Tel Aviv, casa del Maccabi, e quello dell’ Oaka di Atene, tana del Panathinaikos.
Due sconfitte arrivate per soli due punti e proprio questa minima differenza nel punteggio lascia ancora più rammarico. I toscani hanno assaporato il primo successo di quest’anno in Europa fino a pochi secondi dalla fine, prima che una sciagurata palla persa di Hackett e un sottomano di Hickman regalassero la vittoria agli israeliani per 70-68.
Discorso diverso per i brianzoli, sconfitti per 78-76, che dopo aver fatto partita pari con i greci sono crollati nel finale dell’ultimo quarto, cercando poi un’incredibile rimonta nell’ultimo minuto.
A Tel Aviv un’ottima Mensana comincia fortissimo nel primo quarto (20-14) grazie ai canestri del rientrante Marcelus Kemp (miglior marcatore alla fine con 16 punti) e di Kangur. Nel secondo e terzo quarto il Maccabi rimonta piano piano e si porta a condurre, ma i toscani rimangono comunque incollati e rispondono colpo su colpo alle prodezze di Thomas e Hickman. Negli ultimi dieci minuti si accendono Sanikidze e Moss e la Montepaschi comincia a sognare il colpaccio, raggiungendo anche un vantaggio di cinque punti a pochi minuti dalla fine. Il finale è incredibile e con la palla in mano a 40secondi dalla fine Daniel Hackett perde un sanguinoso pallone e sempre il solito Hickman (top scorer con 19 punti) subisce fallo e mette i liberi del pareggio, replicando a quattro secondi dalla fine con il sottomano decisivo. Sulla sirena il tiro di Kemp sbatte sul ferro e con lui tutti i sogni dei tifosi toscani.
Storia simile anche ad Atene con la Mapooro Cantù molto vicina a conquistare i primi due punti nel gironeA di Eurolega. Contro un avversario ridimensionato dalla crisi economica che sta colpendo la Grecia e meno forte rispetto alle ultime stagioni, la squadra di Andre Trinchieri gioca un’ottima gara, cedendo solamente nella parte centrale dell’ultimo quarto ad un Pana trascinato dai 19 punti di uno scatenato Sofoklis Schortsanitis, vero dominatore sotto i tabelloni. In casa Cantù replicano le due ottime prestazioni di Manuchar Markoshvili e Pietro Aradori, entrambi autori di 17 punti e fondamentali nel tenere la propria squadra a contatto e nella clamorosa rimonta finale. Da salvare sicuramente l’atteggiamento e la voglia di non mollare mai e proprio da queste due cose Cantù deve ripartire fin dalla prossima partita.
Domani la truppa italiana schiera la sua terza squadra, l’Emporio Armani Milano, che fa visita in Croazia al Cedevita Zagabria per centrare il secondo successo consecutivo in Europa.
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foto tratta da solobasket.it
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