L'ingresso della Val Müstair - foto da graubuenden.ch
Engadina: quando si pronuncia questa parola si pensa subito alla Svizzera da sogno, quella di Sankt Morizt, Sils e dintorni. Esiste però un altro pezzo di quella zona del Canton Grigioni. Esiste la Bassa Engadina, quella dove i paesi si chiamano Scuols, Martina Cunfin o Zernez.
Tutti nomi derivanti dal romancio, la lingua che si parla da queste parti.
Oggi la nostra esplorazione della Svizzera si concentra sulla Val Müstair, o Val Monastero.
Così vicina all'Italia da poterla toccare.
Sapete che quando ero piccola dicevo sempre "Egandina" invece che "Engadina"?
Ci ho messo un po' a rimettere le lettere al loro posto e, quando sono approdata in questa zona della Svizzera per la prima volta, mi sono meravigliata della sua bellezza.
Non vi parlerò di Sankt Moritz oppure di Celerina o Sils Maria... quella è una Svizzera da cartolina che ancora non riesco a tirar fuori dalla mia testa e metterla in parole.
In un periodo totalmente fermo, la metà di Maggio, ho scoperto la Bassa Engadina... e l'ho fatto arrivandoci dalla Val Venosta.
Questa parte di Svizzera è adagiata, se così possiamo dire, a questa valle dell'Alto Adige.
Val Venosta e Bassa Engadina sono un po' come due cuginette messe a dormire nello stesso letto dalla nonna, durante una vacanza.
Si assomigliano, secondo me, e per anni sono state una cosa unica, divise solo dalla volontà e esigenza umana di creare dei confini.
Il territorio di cui vi sto per scrivere è stato per secoli la culla di un certo tipo di vita monastica peculiare delle Alpi. In questa zona, tra Burgusio (Val Venosta) e Sankt Johann (Val Müstair - Svizzera) sorsero due importanti conventi benedettini, aperti e popolati ancora tutt'oggi.
Le due comunità di monaci sono unite da un sentiero, chiamato Stundenweg (il sentiero delle ore).
Partendo dal convento di Marienberg a Burgusio, si può camminare per un giorno intero per arrivare in Val Müstair. La distanza non è poi così tanta ma il sentiero è fatto apposta per essere percorso in una giornata intera, fermandosi a riflettere e pregare (per chi vuole).
La lunghezza è di 17 kilometri circa con un dislivello di 300m.
Occorre informarsi bene prima di percorrerlo perché viene chiuso ogni tanto, a causa della caduta dei massi su un tratto di sentiero.
Stundenweb - immagine da Sentieridautore.it
Se non volete camminare, potete arrivare in Val Müstair dal confine non distante da Glorenza.
Approderete, poco dopo la dogana, nel piazzale antistante Kloster Sankt Johann, ovvero il Monastero benedettino di San Giovanni.
Il luogo è patrimonio universale dell'umanità e per secoli è stato un luogo sicuro per tanti viaggiatori in marcia dai paesi oltre le Alpi per andare verso il centro della cristianità a Roma.
Il monastero è visitabile secondo gli orari indicati sul sito.
Cambiano da stagione a stagione con un sola certezza: il sito non è visitabile di domenica mattina.
Si dice che il Monastero di San Giovanni e molte altre chiese presenti in zona, sia in Alto Adige che Svizzera che Austria, siano sorte per merito di Carlo Magno.
La Bassa Engadina che inizia dalla Val Müstair è l'anticamera perfetta per l'area protetta del Parco Nazionale Svizzero, che occupa una gran parte del Cantone dei Grigioni.
Qui per anni si sono consumate lotte per il potere, passaggi di governi tra i principi svizzeri e quelli austriaci (possiamo parlare di Italia qui solo dopo il 1918).
Cio che ho amato e amo tutt'ora di questa zona è proprio il suo essere tipicamente confine.
Ci sono delle linee tracciate sulla carta politica ma non lo sono nell'ambiente, la storia, le persone, i gusti.
Unica vera e propria caratteristica che marca la differenza è la lingua: qui il Romancio si fa sentire in tutta la sua fonetica e in tutti quei vocaboli strani che sanno un po' di latino, un po' di tedesco, un po' di Svizzera allo stato puro.
Oggi vi ho raccontato una Svizzera davvero vicina e semplice... lontana dalle pagine patinate dei mensili di gossip e lontana dal lago ghiacciato di St.Moritz dove si gioca a polo.
La Svizzera qui è un po' come il gusto dei formaggi (con nome o senza) che vengono prodotti su queste montagne: in principio forti e ruvidi al palato. Poi però regalano il sentore dell'erba di montagna e quella dei fiori di tarassaco che, in primavera, rendono tutto come la strada di mattoni gialli del Mago di Oz.
A pensarci bene la Val Müstair è proprio un regno magico.
PS: se per caso alloggiate in Val Venosta e volete usare i mezzi pubblici, sappiate che Vinschgau Card vale per arrivare fino al convento di St.Johann. Mollate giù la macchina!!