Lo so, cari lettori, in questi giorni di festa, dovremmo essere tutti più buoni e dimenticarci per un po’ i tanti guai che abbiamo, invece, magari, con questo articolo, vi faccio andare per traverso il panettone che avete mangiato ieri, ma personalmente ritengo che sia venuto il momento di dire basta.
Occorre dire BASTA alla presa per i fondelli nei confronti degli italiani che oltre ad essere giornalmente depredati devono anche essere ottimisti e ringraziare per non aver subito un trattamento ancora peggiore, tutto questo DEVE FINIRE.
Diciamoci in faccia la verità!
Ricordate cosa ci eravamo detti lo scorso anno?
Quello che ci eravamo detti l’anno precedente e poi ancora quello prima e così via, e cioè: speriamo che il nuovo anno sia migliore di quello appena trascorso. Ed invece?
Ed invece è stato peggiore!!! E continua così ormai da troppo tempo!!!
Quindi è giunto il momento di smetterla di farci gli auguri, scusate la brutalità, ma spero apprezziate la franchezza:
Se le cose non cambiano DAVVERO!!! E non le farà certo cambiare Renzi, IL 2015 SARA’ PEGGIORE DEL 2014!!!
Perché illuderci? Era chiaro fin da subito a tutti coloro che conoscono solo i primi rudimenti di economia, ma ora lo hanno capito anche i sassi, che le politiche di Monti, Letta ed ora Renzi non hanno altro risultato che spolpare gli italiani finché questi, ridotti in povertà non troveranno (ma quando?) il coraggio di ribellarsi.
Perché quindi augurarsi che il 2015 sia migliore del 2014 se sappiamo fin d’ora CON CERTEZZA che aumenteranno le tasse, falliranno industrie, attività artigianali e commerciali, aumenterà la disoccupazione e diminuiranno i servizi ai cittadini.
Perché sperare nel miracolo o peggio ancora nello “stellone” che, ci han sempre fatto credere, abbia aiutato gli italiani nei momenti di difficoltà, se, come sappiamo tutti, le sorti di un Paese non possono essere mutate dalla “fortuna”.
Vedete anche voi, come vedo io, che in fondo alla strada in discesa che sta percorrendo l’autobus senza freni, guidato da Renzi, sul quale siamo tutti imbarcati c’è UN BURRONE?
Ed allora perché non urliamo tutti assieme per evitare la catastrofe? E perché non obblighiamo il “manovratore” a svoltare finché siamo in tempo anziché pregare per non finirci dentro?
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro