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Basta con questa storia che i romani sono cittadini da 4° mondo. In realtà sono molto peggio. Ecco perché

Creato il 01 gennaio 2016 da Romafaschifo
Basta con questa storia che i romani sono cittadini da 4° mondo. In realtà sono molto peggio. Ecco perchéSolo per ringraziarvi enormemente di quanto fate e non ho sufficienti parole…
Sono un romano emigrato a Londra da 36 anni ma vengo spesso per lavoro nel campo turismo (inviamo circa 4000 pax a Roma ogni anno) nella mia città di nascita - unica al mondo - che non smetterò mai di amare, ma rispetto alla quale non smetterò mai di rammaricarmi dello stato osceno in cui si trova ora. Qualche tempo fa avete anche pubblicato alcune mie considerazioni sul vostro blog.
Condivido al 100% la vostra visione della città: pulizia capillare, meno macchine possibile e parcheggiate sotto terra, zone pedonali estesissime nella parte storica e non solo, trasporti efficienti invece che la schifezza che si vede, graffitari da sbattere in carcere senza pietà dopo rimborso danni, gentaglia losca e truffaldina che manderei volentieri a Singapore, vigili urbani a lavorare invece che al bar, camion bar da rottamare, qualità e controlli dei lavori pubblici, decoro urbano, cortesia e gentilezza (su questo davvero mission impossible) etc, etc.
Insomma una moderna città auropea invece che qualcosa che si avvicina sempre di più al Cairo, con tutto il rispetto per i poveri egiziani.
Temo ahimé che la vostra/nostra battaglia sia come scalare l’ Everest a torso nudo - bisogna essere in tanti a condividere un barlume di civiltà, il che al momento sembra una chimera: almeno la metà dei Romani ha una mentalità da 4° mondo...
Tuttavia rimane sempre la speranza, sopratutto dopo le iniziative giudiziarie di Mafia Capitale, e rimarrò sempre un avido lettore del vostro sito. Vi auguro un felicissimo Anno Nuovo e mai come ora un buon proseguimento di lavoro.Stefano*Caro Stefano,sempre di più ci rendiamo conto che invece di parlare agli sciagurati cittadini di questa città, per cercare di aprire loro gli occhi, parliamo invece ai 'già convertiti' e magari a chi ha già capito tutto e se n'è andato. Da una parte è una soddisfazione, dall'altra ci fa pensare al nostro ruolo come qualcosa di fortemente autoreferenziale. Speriamo di sbagliarci. Entrando nel merito, non sappiamo se la percentuale di cittadini-non-degni-di-questo-nome a Roma raggiunga, superi o stia sotto al 50%. Sicuramente sono tanti, sicuramente sono tanti di più che in qualsiasi altra città, sicuramente condizionano le scelte, le elezioni, tutto. Quello che vogliamo però sottolineare è che non si può, non si può più, parlare di Quarto Mondo. I cittadini del Quarto Mondo hanno come primario interesse quello di cambiare, di evolvere, di migliorare, di svilupparsi, di somigliare alle popolazioni evolute. I cittadini romani a cui facciamo riferimento no. Non vogliono modificare la loro condizione, sono riusciti a trovare dentro allo schifo qualche piccolo margine di convenienza e vivibilità tutta loro: non sono interessati a somigliare a chi fa meglio di loro, anzi sono convinti loro di essere migliori e sono certi che tutto il resto del pianeta sia composto da sfigati o da froci oppure da gente che non ha un caxxo da fare. Il romano è l'unico cittadino sottosviluppato al mondo ad essersi affezionato al suo livello di sottosviluppo. Non siamo antropologi ma ci farebbe piacere leggere qualche studio serio in questo senso perché per la nostra piccola esperienza si tratta dell'unico caso planetario di questo tipo. L'unico caso in cui una civilizzazione applica l'inciviltà e l'asocialità anche contro il proprio interesse. E' un unicum, non è Quarto Mondo, nel quarto mondo tutti vogliono uscire dal degrado e talvolta ci riescono, a Roma tutti puntano a restarci e qualsiasi elemento che stoni rispetto allo schifo diffuso viene subito "ricondotto all'ordine". Nel 2016 dobbiamo sforzarci a non usare più l'espressione Quarto Mondo, per rispetto del Quarto Mondo stesso.-RFS

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