Poco tempo fa, discutevo con degli amici su quanto le persone, a noi vicine o estranee, possano influenzare il nostro comportamento. Io ero del parere che perfino un passante poteva cambiare per esempio il mio umore e oggi posso confermare che è vero. Lo sapevo anche prima che era vero ovviamente, ma questa mattina mi è successa una piccola cosa che mi ha ricordato quella discussione e stasera avevo il desiderio di parlarne e di condividerla con voi, cari lettori.
Di solito è mia madre che sbriga le faccende domestiche, tra le quali fare la spesa.Questa mattina invece sono andata io a prendere il pane e il giornale, perché lei si stava occupando di Rachele, una dolce piccola peste figlia di mio fratello.
Così, svogliatamente, sono dovuta uscire dal mio pigiama per lavarmi, vestirmi e affrontare il gelo polare. Sono entrata dal giornalaio del paese che mi ha accolta a braccia aperte augurandomi buone feste, tutti erano incredibilmente gentili, e non era per finta, sembrava proprio gentilezza vera!Poi uscita di li sono andata al panificio e la signora mi ha servito il pane come se stesse maneggiando oro.
Anche lei è stata molto gentile, mi ha fatto gli auguri di Natale e ha sfoderato un sorriso a 500 denti.
Quelle persone probabilmente non mi avevano mai vista in vita loro, o di certo non si ricordavano di me dato che la frequentazione del mio paese da parte mia è quasi pari a zero, eppure con il loro buonumore (probabilmente pre-natalizio) sono riuscite ad innestare nella mia testolina attimi di piccola felicità e spensieratezza.
Quasi quasi mi era venuta l'idea di uscire tutte le mattine, idea che poi andò scemando quando rimasi incastrata nel traffico e ricominciai ad imprecare.
Giulia