Oggi è trapelata una bozza del MOU (Memorandum of Understanding) Cipriota preparato dal capo della missione FMI per l'isola, Delia Velculescu , che si può trovare qui, completo, in tutte le sue 24 pagine. Tuttavia, a beneficio dei nostri lettori Ciprioti, (e di quelli italiani, perché si rendano conto - se la lettera della BCE all'Italia gli fosse sfuggita - di come agisce questa gente e che il percorso è sempre lo stesso e in discesa, ndt) pubblichiamo qui alcune parti della lista dello tsunami di austerità in arrivo a Cipro, che vanno dal sistema sanitario, alle modifiche alla "riforma delle pensioni" e ad altre proposte che la BCE e l'FMI stanno imponendo a Cipro come contropartita della loro generositànel voler mantenere il paese nell'euroZona come un servo obbediente.
Ecco le principali linee guida. Sulle pensioni: • Congelare le pensioni del settore pubblico; • Aumentare di due anni l'età pensionabile; • Ridurre il trattamento preferenziale nei piani di previdenza sociale di particolari categorie di impiegati pubblici, come i membri dell'esercito e della polizia; • A partire dal gennaio 2013 ridurre le pensioni del regime generale di previdenza sociale dello 0,5% al mese per i pensionamenti anticipati, in linea con il previsto aumento dell'età minima per il diritto alla pensione che dovrà essere portata a 65 anni tra il 2013 e il 2016 (con un aumento di 6 mesi all'anno); Sulle entrate fiscali: • Aumentare l'aliquota IVA standard dal 17% al 18%; • Aumentare le tariffe dei servizi pubblici di almeno il 17% del valore corrente; • Introdurre un contributo permanente del 3% sui redditi da pensione pagati dal Fondo per le Vedove e gli Orfani dei funzionari statali attualmente esenti; • Assicurarsi ulteriori entrate dalla tassazione sulla proprietà immobiliare di almeno 70 milioni; • Aumentare l'aliquota dell'imposta sul reddito delle società al 12,5%; aumentare l'aliquota di imposta sugli interessi e i dividendi al 30%; • Aumentare il prelievo sui depositi bancari da parte delle banche e istituti di credito a Cipro dallo 0,11% allo 0,15% con un 25/60 delle entrate da destinaree a un fondo speciale per la stabilizzazione finanziaria; Sulla spesa sociale:
- Garantire una riduzione delle spese totali per i trasferimenti sociali di almeno 113 milioni di euro attraverso:
- Sottoporre a studio aggiornato la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale;
- Abolire tutte le esenzioni per l'accesso ai servizi sanitari basate sul reddito, con l'eccezione delle persone che soffrono di disturbi cronici gravi;
- Prevedere delle soglie di reddito per i servizi pubblici gratuiti in linea con i criteri di accesso all'assitenza sociale, assicurando tuttavia che la contribuzione al costo del servizio sanitario sia regolato in modo da tutelare gli individui e le famiglie da spese effettivamente disastrose;
- Aumentare le tariffe per i servizi medici del 30% creando una formula di contribuzione che preveda tariffe di accesso ai servizi basse o anche gratuite per i servizi medici di base e contribuzioni più alte per le prestazioni specialistiche per tutti i pazienti, senza considerazione dell'età;
- Le autorità dovranno approntare un piano di privatizzazioni per migliorare l'efficienza, incoraggiare l'afflusso dei capitali stranieri e ripristinare la sostenibilità del debito (compresa la privatizzazione dei monopoli naturali, telefonia, elettricità, porti e proprietà immobiliari) ;
- riformare il sistema di indicizzazione dei salari commisurandolo al miglioramento della competitività dell'economia e permettendo ai salari di aumentare in linea con la produttività;
- riformare i sussidi alla disoccupazione perché questi non confliggano con l'incentivo a cercare lavoro, mirando il sostegno ai casi più vulnerabili, per rafforzare le politiche attive e contenere l'impatto sulla finanza pubblica delle crescente disoccupazione; il piano di riforma dell'assistenza sociale dovrà essere adottato previo accordo con i partners del programma;
- Attenuare il differenziale di competitività collegando ogni variazione dei minimi salariali alle condizioni dell'economia. Ogni variazione dei minimi salariali dovrà essere concordata con i partners del programma;
- Aumentare le accise sulla birra e sull'alcol etilico