Questa settimana ci siamo dedicati a “Basta un ragazzo”, libro edito da Garzanti che racconta la storia di Jack Andraka. Sicuramente, molti di voi si staranno chiedendo chi sia questo tale Jack: noi rispondiamo dicendovi che è un ragazzo la cui storia vale la pena di essere conosciuta.
Jack è un ragazzo americano, nato nel 1997 e che fin da piccolo ha avuto una smisurata passione per la matematica e la scienza, tanto da trascorrere gran parte delle sue giornate nel seminterrato di casa, dove assieme al fratello maggiore Luke ha allestito un piccolo laboratorio in cui svolge esperimenti, progetti, scopre teorie e trova soluzioni ingegnose a svariati problemi. La sua mente è brillante e strepitosa, tanto che vince numerosi premi scientifici organizzate dalle scuole che frequenta.
La sua vita cambia però drasticamente quando la vita di suo zio viene stroncata da un tumore al pancreas, malattia che risulta incurabile in quanto diagnosticata troppo tardivamente. È a questo punto che Jack comincia la sua personale Odissea fatta di notti insonni, pianti, fatica e delusioni, alla ricerca di quello che ormai è diventato il suo sogno/ossessione, l’obiettivo di una vita: trovare un test per la diagnosi precoce del tumore al pancreas, in modo che più nessuno debba soffrire per la morte di un proprio caro, così come è accaduto nella famiglia di Jack. Il ragazzo comincia a spulciare la rete alla ricerca delle informazioni necessarie, prepara un piano di lavoro meticoloso che non lasci niente al caso, vaglia, esamina, studia numerosi articoli scientifici, molti dei quali a pagamento. È disposto a tutto pur di raggiungere il suo scopo.
I frutti della sua ricerca sono lenti a maturare, ma maturano. Poco alla volta, Jack compie passi in avanti, si pone le domande giuste e trova le risposte che gli permettono di focalizzare sempre più la sua ricerca, fino a trovare un sistema plausibile da applicare al test diagnostico.
Jack è certo di essere arrivato esattamente dove voleva, di avere la soluzione giusta, e fiducioso espone le sue teorie alla comunità scientifica. Che purtroppo, però, non fa altro che ignorarlo, credendolo solo un ragazzino esaltato, un amatore inesperto alle prese con qualcosa molto più grande di lui. Nessuno lo nota, ma un giorno, uno dei più grandi luminari in ambito di tumori gli da una chance, concedendogli una postazione di lavoro nel proprio laboratorio di ricerca in cui Jack potrà effettuare test sulle sue teorie.
Passano mesi colmi di fallimenti, finché una notte, dopo essersi fermato in laboratorio fino alle due, il suo sogno diventa realtà: il test funziona, ha trovato un modo per salvare migliaia di vite! Da quel momento la vita di Jack cambia, la notizia scuote la comunità scientifica, il ragazzo prodigio ottiene le luci della ribalta, vince importantissimi premi internazionali, conosce personalità influenti.
Eppure, lui riesce a rimanere il Jack di sempre, estroverso, determinato e fiducioso nelle proprie capacità, pronto a impegnarsi nel cercare di rispondere ad altre domande altrettanto importanti.
Basta un ragazzo è il libro di Jack Andraka, un quindicenne che partendo dal seminterrato di casa sua riesce a trovare un metodo per salvare le persone dal cancro al pancreas. È la storia incredibile di quella che, in fondo, è una persona come tante, con i propri pregi e difetti, ma che ha avuto la forza di credere in un sogno e di non mollare mai: è la testimonianza che ognuno di noi può farcela, un inno a credere in sé stessi. Come è possibile che un quindicenne scopra un metodo rivoluzionario per salvare migliaia di vite da uno dei tumori con i più alti tassi di mortalità? Ebbene, l’importante non è come sia possibile, ma che sia possibile! Jack ce l’ha fatta. Chissà quanti di noi potrebbero cambiare il mondo come ha fatto lui, ma non sanno di averne le potenzialità. Proviamo a rifletterci, proviamo a crederci.
P.s. Jack è omosessuale. Nella sua storia ci racconta di come è venuto a conoscenza di questa sua parte di sé, dei problemi che ha riscontrato e di come ha provato a risolverli. Vi rivelo solo ora questa notizia perché, alla fine, che importanza ha il suo essere etero o gay? Se gli fosse piaciuta la musica classica o elettronica, sarebbe cambiato qualcosa? Credo proprio di no, quindi allo stesso modo va intesa la sua sessualità: l’importante è ciò che una persona dimostra di essere, indipendentemente dai gusti e preferenze che ha. E siamo sicuri che i nostri bravi lettori lo sanno già!
- Autore: Jack Andraka
- Editore: Garzanti
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