Magazine Per Lei
Stamattina alle 6,50 ero in strada a spazzare via la neve dal nostro amato doblò.
Mi sentivo molto "donna che non deve chiedere mai" con la mia bottiglia di acqua calda e pazienza se invece dell'apposita paletta usavo la mia sciarpa per liberare il vetro dal ghiaccio.
Mi sentivo tosta lo stesso.
Pronta per recuperare i miei genitori
e portare mio papà a fare la sua visita in un ospedale dall'altra parte della città.
Ho scemeggiato tutto il tragitto, per cercare di tenere su il morale dei due lì dietro e alla fine siamo arrivati sani e salvi e puntuali.
Ci ha accolto un dottore che pareva Terence Trent D'arby, ma pure un po' più bello
(evviva l'immigrazione, ovviva l'integrazione!).
E dopo la descrizione accurata degli eventi, un tocchignamento dove era necessario, una valutazione a prima vista del "reperto fisiologico", il dottor "Potevofarelapopstar" ci ha rispediti tutti a casa, nonostante sembrava fosse alta la probabilità di un ricovero.
Mio papà dovrà solo fare altre analisi e visite e triccheballà, ché ho capito che a quell'età lì, invece che lavorando, passi le tue giornate facendo esami di ogni ordine e grado.
Insomma, oggi ho solo belle notizie.
E se questa è la più bella (mio papà è a casa!),
ce n'è un'altra che è pure bellissima e soprattutto, secondo me, ci ha portato fortuna.
La Veronica, che è una delle mie blogger preferite e tra le più amate, mi ha mandato il disegno che sta qui sopra e io mio sono commossa e sono stata tanto, tanto felice.
grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
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