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Bastianich, da severo giudice 'Masterchef' a musicista gioioso su Sky Arte

Creato il 12 marzo 2014 da Digitalsat

Bastianich, da severo giudice 'Masterchef' a musicista gioioso su Sky ArteSe tra un piatto lanciato e un commento al vetriolo avete intravisto una persona «gioiosa», non rimarrete stupiti dal Joe Bastianich svelato dal road movie musicale 'On the road', da lui ideato e prodotto, che debutta questa sera su Sky Arte. Un viaggio in Italia alla scoperta della musica popolare, dalla taranta salentina alle launeddas sarde, con assoluto protagonista il ristoratore italo-americano già giudice di Masterchef Italia.

Se davanti ai fornelli Bastianich è il terrore di tutti gli aspiranti chef, nel suo tour alla scoperta dell'Italia che canta ha invece tirato fuori il suo lato più solare: «Il cibo è il mio lavoro e 'Masterchef' ne è l'espressione, mentre la musica - racconta Joe all'ANSA dal suo ufficio di Los Angeles - è la mia passione, è più vicina al mio cuore, molto più del vino e del cibo, è la parte più gioiosa, meno seria e lavorativa di me». Joe, figlio di Lidia Bastianich, la donna che ha insegnato agli americani a tirare la pasta, è anche musicista, e ha un suo gruppo, The Ramps, nato nel 2011, con cui ha riscosso un certo successo anche in Italia, dove tornerà in tour quest'estate. «Vengo dalla musica tradizionale - continua Bastianich - e quando sono arrivato in Italia mi sono accorto che non conoscevo la vostra musica, che è immensa quanto il vostro cibo, così ho pensato a un viaggio musicale alla scoperta delle vostre tradizioni».

Ogni puntata è dedicata a una regione: si parte con la Puglia, dove Joe organizza un concerto in masseria di cassa armonica e pizzica, mentre in Sardegna il road movie termina con un'esibizione in carcere.

Ogni serata, infatti, ha un suo racconto particolare, persino surreale, come nel caso di Napoli, dove la produzione ha organizzato un finto funerale di un altrettanto inesistente cantautore popolare, con tanto di carrozza, cavalli e banda e inevitabile codazzo di curiosi. «Ogni puntata - spiega il conduttore - viaggia su un doppio binario: da una parte l'aspetto documentaristico, ma in modo leggero, dall'altra quello d'intrattenimento, con delle specie di sfide». «Ogni episodio è un piccolo film, ora torno in Italia per girare Friuli, Emilia, Toscana e Sicilia, stiamo lavorando per realizzare 8 puntate, ma l'idea - anticipa - è coprire tutte le regioni italiane».

Tra una puntata e l'altra di Masterchef e l'avventura 'On the road', Joe continua a fare il ristoratore: «Questi sono hobby, il mio lavoro è la ristorazione, infatti ho appena aperto - racconta - il primo ristorante italiano della mia famiglia, nell'azienda agricola Bastianich, a Cividale del Friuli». Eppure, se mollasse i ristoranti, potrebbe avere un futuro nella tv italiana: «Il mio vantaggio è avere il punto di vista dello straniero, vedere l'Italia in modo diverso dal vostro, questa - spiega - è la chiave del mio ruolo a Masterchef e in questo nuovo programma».

E come è l'Italia vista da uno straniero? Straziante come 'La grande bellezza'? «Sono tornato da Los Angeles con Sorrentino che aveva l'Oscar in borsa, abbiamo parlato un pò perchè lui è un patito di Masterchef e per me il suo è un film bellissimo, anche se fatico a capirne le sfumature.Per quanto riguarda la decadenza italiana, dieci anni fa sarei stato più severo nel mio giudizio, ma ora anche in America c'è una situazione simile alla vostra e vi capisco meglio, spero solo che qualcosa cambi e con Renzi - afferma - potrebbe accadere». Democratico? «Molto, ma a volte anche Obama mi fa incazzare». Il presidente è avvisato: ha due anni per rimediare, altrimenti voleranno i piatti.


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