In casa sono stati così rinvenuti e sequestrati alcuni involucri di cocaina, già pronti per essere ceduti agli acquirenti, per un peso complessivo di oltre 40 grammi lordi, insieme al materiale necessario al confezionamento delle dosi stesse.
Nascosta sotto la cenere è stato trovato il revolver modificato, con proiettili “potenziati”: l’ogiva, al momento dell’impatto, era capace di frammentarsi aumentando il suo potenziale di pericolosità. “I due arrestati non sembravano essere palesemente in grado di fare autonomamente le modifiche”, hanno confidato dalla Questura. Perciò le indagini sono proseguite per dare un nome all’armaiolo autore della pistola.
E’ un italiano di 64 anni, di Valenza ma originario di Codigoro, in provincia di Ferrara. Maurizio Mustacchi (nella foto) aveva in casa un vero e proprio laboratorio clandestino con cui fabbricava armi e modificava scacciacani. In particolare sono stati sequestrati un revolver e relativo munizionamento del tutto simili a quelli rinvenuti nella prima abitazione, un fucile ed un silenziatore artigianali, un bastone da passeggio trasformato in arma da fuoco, ed .2 “penne da sparo”, ovvero dei cilindri metallici, simili a delle penne a sfera, in grado di poter sparare.