La prima di queste non poteva che essere Il caso del sindacato chimico, la prima storia di Batman, rivisitata con i testi del romanziere Brad Meltzer e con i disegni di Bryan Hitch: l’esperimento è un po’ fine a sé stesso, gode di un buon apparato grafico ma comunica poco, se non il classico gusto amarcord che un esperimento del genere si porta dietro.
Segue la metanarrativa Vecchia scuola, firmata da Gregg Hurwitz per i testi e da un Neal Adams in ottima forma per i disegni: la storia ricalca lo stile delle storie anni ’60-’70 di Batman, con tutte le ingenuità e la leggerezza del periodo, coniugate con uno stile grafico tipico dell’epoca, che Neal Adams riesce a riportare in modo credibile sulla carta. La storia si presenta quindi simpatica e divertente, per poi sfociare in un finale a sorpresa.
Molto interessante è poi Il sacrificio, dove Mike W. Barr e Guillem March ripropongono il tema alla base del film di Frank Capra La vita è meravigliosa: cosa sarebbe successo se i genitori di Bruce Wayne non fossero morti e Batman non fosse mai nato? Il dolore di un singolo può essere propedeutico a un bene a lungo termine per gli altri? E tale consapevolezza può essere di qualche consolazione per chi deve portare un simile fardello? Queste sono le domande che questa breve storia pone al lettore, ma anche al protagonista, dando più inquietudine che conforto, ottenendo un risultato più che soddisfacente.
Infine è di scena Francesco Francavilla con Pioggia, così breve ed ermetica che si fa apprezzare più per i disegni, come sempre ricercati e suggestivi, che per la sceneggiatura.
Detective Comics #27 non ospita solo queste avventure celebrative, ma prosegue anche nella proposta del lavoro che John Layman e Jason Fabok stanno conducendo sulla testata. Il crimine perfetto è la prima parte di Gothopia, nuovo evento-crossover che interesserà varie testata batmaniane ma che si svilupperà prevalentemente su DetCom.
Insomma, qualcosa non torna, ma non solo al lettore, visto che ad un certo punto anche a Batman iniziano a venire dei dubbi sulla realtà che sta vivendo, che non corrisponde con alcuni ricordi che iniziano ad affacciarsi nella sua mente. Con un’atmosfera a metà tra Matrix e la sesta stagione di Lost, Batman si trova evidentemente in una qualche trappola elaborata, e le ultime tavole suggeriscono chiaramente il villain che ha intessuto l’intricata tela.
Riflessioni particolarmente ricche di fascino, che conquistano il lettore amante del personaggio, e che lasciano ancora meditabondi quando Batman chiude la sua indagine scoprendo la mente dietro le azioni del Dottor Morte.
Greg Capullo mantiene il suo stile gotico e affilato, caratterizzando adeguatamente le tavole di flashback come quelle sotto la pioggia, curando particolarmente il momento della rivelazione finale con una efficace composizione delle vignette nella pagina e offrendo anche una citazione grafica con la silhoutte di Batman appollaiato su un cavo, chiaro riferimento al Ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller.
A completare lo spillato italiano abbiamo Nightwing, che in Sempre più curioso conclude la storia di Marionetta in maniera poco entusiasmante, risolvendo anche in quattro e quattr’otto la presenza del Cappellaio Matto introdotta nello scorso numero e ora già accantonata.
I “siparietti” tra Dick Grayson e i suoi coinquilini risultano sempre meno interessanti, non tanto per l’idea in sé quanto per il modo che ha Kyle Higgins di metterli in scena. Will Conrad e Cliff Richards fanno invece un buon lavoro, con dei disegni puliti e cinetici, che solo in alcune occasioni appaiono meno curati.
Abbiamo parlato di:
Batman #30
Scott Snyder, Greg Capullo, John Layman, Jason Fabok, Brad Meltzer, Bryan Hitch, Gregg Hurwitz, Neal Adams, Mike W. Barr, Guillem March, Francesco Francavilla, Kyle Higgins, Will Conrad, Cliff Richards
Traduzione di Stefano Visinoni
Rw Lion, ottobre 2014
108 pagine, spillato, colore – € 5,00
ISBN: 9 771887 472334 40087