2005: Batman begins di Christopher Nolan
Dei sei capitoli dedicati all’uomo-pipistrello, questo (il penultimo) è probabilmente il migliore.
Finalmente «un giocattolone hollywoodiano» che non si basa esclusivamente sugli effetti speciali (che comunque ci sono e fanno grande spettacolo) ma costruito su una solida sceneggiatura che racconta una storia coinvolgente al massimo, a cui lo spettatore partecipa senza un attimo di noia. Bellissima l’idea di mostrare come un uomo comune (seppur multimiliardario), oppresso dai sensi di colpa e dedito alla tormentata ricerca del bene (un uomo in perenne lotta con la propria anima), riesca a diventare un supereroe imbattibile, edificando così il proprio mito: un simbolo di speranza e di forza per tutti. Assistiamo con interesse e curiosità alle varie fasi di questa «costruzione» e tutto è credibile, ogni azione ha una sua logica: il «mito» ha una spiegazione concreta.
Nel delineare come le filosofie orientali possano diventare fautrici di morte e di violenza ( i cattivi sembrano dei monaci Zen «deviati», dei giustizieri impazziti) il regista forse maschera (come ha sottolineato qualche critico) la percezione che Hollywood ha del «pericolo giallo», di un cinema -superiore per tecnica e per profondità- che potrebbe mettere in discussione la sua leadership: anche se fosse vero, è rimarchevole che ci si ponga il problema della diversità tra una giustizia radicale e feroce e una dolente e umana.
L’atmosfera è cupa (ma non gotico-barocca alla Tim Burton), la scenografia è quanto di meglio si sia visto, la città è un miscuglio di Chicago e Hong Kong reinventate magicamente al computer, la messa in scena è di grande raffinatezza, la fotografia fantastica, il montaggio strepitoso, la colonna sonora (forse un po’ troppo invadente) appropriata.
Fantastico il ricco cast all-stars:
Christian Bale (il ragazzino che nell’87 fu il convincente protagonista de L’impero del sole di Steven Spielberg e all’età di 36 anni ha già al suo attivo film come American Psycho, L’uomo senza sonno, The New World) è forse il miglior Batman finora visto, Liam Neeson rinnova il suo ruolo di Guerre stellari con la solita bravura, Michael Caine è eccezionale come sempre, Gary Oldman si cimenta in una parte finalmente diversa e supera brillantemente la prova, Morgan Freeman rifà se stesso (ma è sempre un godimento vederlo). Infine, Katie Holmes: all’epoca molto attesa, non è del tutto credibile nel personaggio che interpreta e che del resto è di contorno: la aspettiamo ancora in un ruolo più consistente.