Ultimamente mi sono dato alla re-visione degli ultimi blockbusters di Christopher Nolan. Il risultato è che Inception mi è sembrato migliore di come lo ricordavo, Dark Knight invece l'ho trovato più fiacco. Sono ambedue film ambiziosi con molti difetti. Per certi versi speculari.
Parlando di Dark Knight con un amico cinefilo di grande sensibilità critica, emergeva che a suo avviso questo film era pervaso di una pericolosa ideologia destrorsa. Non aveva amato il film e lo detestava per come affrontava le cose. A tal proposito mi rimandava anche all'articolo Allegoria e Guerra in 300 di Wu Ming 1 per capire la forza dirompente di alcuni cine-comics di destra.
Scherzando gli ho risposto che non ero d'accordo perché fondamentalmente a me Dark Knight aveva divertito. Batman mi piace proprio perché gli mena a tutti, e più gente mena e più il film è divertente. La mia era una risposta superficiale in cui però c'è un concetto importante.
Di base sono convinto che il mio amico abbia ragione. La logica di fondo di Batman è pericolosa e fortemente di destra. 300 di Frank Miller è l'esaltazione del molti nemici, molto onore. Sul buon vecchio Frank sono altrettanto d'accordo con il Dr. Manhattan.Da un certo punto di vista ho sottovalutato la questione. Da un'altra ho realizzato che non si possono giudicare i fumetti e alcuni suoi prodotti derivati dal nulla e solo ora che sono diventati fenomeno di massa.
Non ho l'esperienza di un Recchioni o di uno Stefanelli. Non sono abbastanza esperto di fumetto americano per conoscere tutta l'epopea dell'uomo pipistrello e i suoi amici. Però anche se qui recensisco solo Graphic Novel, fondamentalmente sono da sempre un lettore di fumetti. Adesso che anche il nerd è stato sdoganato e le Graphic Novel sono esplose, molte persone si sono avvicinate al monde del fumetto. I più intellettuali, amanti della letteratura hanno iniziato leggendo Alan Moore o Frank Miller, per passare poi ai vari Gipi e i Coconino Boys. Tutte cose che fanno impazzire anche me. Ma... c'è un grosso ma... Il mondo del fumento è per il 90% altro.
Vorrei presentare al mio amico e a Wu Ming 1, il tipo che anni addietro tutto esaltato mi prestò 300 e Batman: The Dark Knight di Miller. Ve lo farei vedere anche a voi... uno che se gli fai "buh" scappa.E Saverio ve lo ricordate? Cazzo la sua preoccupazione era leggere i fumetti in bici, a menare la gente o seminare l'odio non ci pensava. Il fumettaro di base è un Peter Parker senza morsi di ragni radioattivi. Il fumettaro legge e guarda Batman menare un sacco di gente e poi si rimette a studiare per passare l'esame di Ingegneria. Il fumettaro fra un tira-pugni e l'ultimo numero di One Piece compra quest'ultimo. Il fumettaro sogna di fare il vigilante e sconfiggere il crimine ma non ha mai tirato un pugno a nessuno. Il fumettaro vorrebbe essere duro e impassibile ma alla fine è un tenerone.
Le fiere del fumetto in Italia sono molte diffuse e popolari, molti visitatori si travestono impersonando i loro supereroi preferiti. Ecco nonostante questa folla di persone, e alle volte sono veramente tante, non ho mai visto o sentito di una rissa. Vi assicuro che c'è un clima da Peace&Love che neanche nei cortei pacifisti si trova.
Quindi io dico che sicuramente c'è tutta l'ideologia fascista e portatrice d'odio in questi prodotti. Ma il vero pubblico di appassionati, che siano fumetti o film, non si fa corrompere e ha un background e una cultura molto diversa dallo spettatore casuale. Perché a noi Batman ci piace vederlo menare a tutti. Ci piace vederlo menare sia Che Guevara che Mussolini. Batman ci piace anche se è uno psicopatico miliardario, perché quando gli mena a tutti è divertente. Come lo è Iron Man, Thor, Spider-Man e così via...
A me un Batman politically correct che risolve le cose parlando e filosofeggiando non piace. Perfino il V di Alan Moore che parlava e filosofeggiava un sacco, nel tempo libero gli menava a tutti.
Vai Bruce Wayne te mena che all'ideologia ci si pensa poi.
PS: Mi piace pensare che Chris Bale sia stato scelto proprio perché è uno psicopatico che gli menava a tutti pure lui. Qui.