To: Corte di Cassazione della Repubblica Italiana
Come cittadino/a residente all’estero ho esercitato il mio diritto votando per i 4 quesiti dell’appuntamento referendario del 12-13 giugno 2011.
L’annullamento del mio voto sul quesito riguardante il nucleare – un fatto gravissimo di cui faccio responsabile il governo – rende gli italiani residenti all’estero dei cittadini di seconda classe, perché non permette loro di esprimersi in merito.
Di fronte a questa situazione, – non come riparazione alla gravissima limitazione dei miei diritti, ma come misura equitativa per non falsare i risultati della consultazione referendaria – esigo che gli elettori italiani residenti all’estero non vengano considerati nel computo finale per la determinazione del quorum sul quesito riguardante il nucleare.
Sincerely,
SE RISIEDI ALL’ESTERO…
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