Delirio allo stato puro per il Charles Manson dei Pac
di Iannozzi Giuseppe
Battisti, riferendosi alla decisione presa dal Supremo Tribunal Federal brasiliano di tornare a esaminare, a febbraio, sputacchia: “Non esiste alcun paese nel mondo nel quale un’estradizione non sia decisa dal capo dell’esecutivo. Immaginiamoci se quanto ha deciso il potere giudiziario brasiliano fosse accaduto in un altro paese, per esempio la Francia. Sarebbe assurdo, impensabile”.
Gli viene poi chiesto il suo parere circa le ripercussioni sulla sua vicenda: “E’ difficile parlare di questo, è la ragione per la quale sono rimasto traumatizzato ed ho avuto bisogno di uno psichiatra. Mi basta vedere in Tv qualsiasi cosa riguardante l’Italia anche non su di me e subito… perdo il controllo, entro in uno stato semi-cosciente. Ieri, per esempio, una rete tv brasiliana ha parlato di Berlusconi con le sue prostitute e mi è bastato sentire la notizia Italia per rimanere cosi… (tremolante). Quando il mio caso è diventato internazionale, è diventato anche una moneta di scambio per molte cose. Hanno fabbricato un mostro che non ha niente a che vedere con me”.
Battisti dunque perde il controllo. Una persona che perde il controllo non è affidabile, è pericolosa per la società. Battisti non cerchi di spacciarsi per vittima dei media o dello stato di diritto italiano, perché nessuno mai al mondo lo crederà agnello sacrificale. La realtà è un’altra: Cesare Battisti è stato condannato in via definitiva per ben quattro omicidi a sangue freddo, per aver partecipato alla lotta armata. La smetta dunque di farsi venire le crisi “tremolanti”, perché in Italia e nel resto del mondo lui Cesare Battisti è quel che è, un terrorista, un pluriassassino della peggior specie che nessuno mai perdonerà, né Dio né il Diavolo.