L'iconico pacchetto rosso
Pochette con scoiattoli arrabbiati
Cravatta con granchi
Battistoni non è un marchio nuovo, nè si deve affermare, ma rimane relativamente sconosciuto. Alla voce del dizionario "Battistoni" troviamo: "Storia della sartoria romana. Punto." (ok, deve essere un dizionario un po' particolare, ma spulcia, spulcia alla fine si trova), e non conoscere questo storico indirizzo è gravissimo all' ombra del Colosseo, anche perchè il solo negozio merita una visita, tanto puzza di
Battistoni nasce nel 1946, nello stesso storico indirizzo... parte del marchio come 24 fbg. per Hermès. via Condotti 61a. Un camiciaio perfezionista ma modesto che dirà: "Dichiararsi dittatori e soprattutto voler imporre canoni fissi, sia pure per una sola stagione, in quacosa di supremamente mobile e fantasioso come la moda, è come obbligare una rondine a volare in modo fisso e costante invece che secondo la fantasia che l'induce al rabesco continuo e improvviso".
La Via Condotti di Guglielmo è infatti un discreto cortile che in pochi conoscono, ma ben frequentata: qui sono passati Marlen Dietrich, Brigitte Bardot, Guttuso o Antonioni, Moravia ed oggi gestito dai figli Gianni e Simonetta.
A una domanda se rimpiangesse i vecchi clienti di un "certo tipo di mondo, cultura, cinema", Gianni Battistoni risponde così: "Questa è la pecca e la debolezza del moderno. Il rischio di cadere nel luogo comune è ampio. Se lei vede un quadro moderno, dirà che un quadro di ieri era migliore. Se andasse all’opera, dirà che le manca la Callas. La stessa cosa potremmo dirla per gli attori.
Io credo che vivere il moderno, porti ineluttabilmente a confrontarsi con un passato che sembra sempre migliore del nostro presente. Ma se il principio da secoli funziona in questo modo, nulla mi vieta di pensare che quando i posteri guarderanno l’arte di oggi faranno gli stessi commenti.Un dato è certo però: esistono personaggi che sono nati una volta e non è detto che rinascano di nuovo a stretto giro di tempo e su questi nomi ci sarebbe molto su cui riflettere. Alcuni miti di cui ancora oggi gode la nostra società sono e rimarranno tali; chi può dire quando rinascerà un altro Marlon Brando o un altro Charlie Chaplin!"
Simpatico, no?
La cosa più bella di Battistoni, però, non sono tanto le cravatte di seta dai buffi disegni o le camicie su misura, quanto l'enorme quantità di quadri d'arte moderna: Guttuso, Picasso, Cocteau, solo per dirne 3...
Godetevi un po' di foto:
Entrando...
Dalla cassa...
Ah, l'angolo delle cravatte!
Nella stessa sala, il Picasso.