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Battleship

Creato il 24 aprile 2012 da Misterjamesford
BattleshipRegia: Peter BergOrigine: UsaAnno: 2012Durata: 131'
La trama (con parole mie):  Alex Hopper, ventiseienne casinista e scombinato, viene arrestato mentre cerca di farsi bello con una ragazza che l'ha colpito al cuore mandando su tutte le furie il fratello maggiore Stone, che lo costringe ad arruolarsi in marina con lui.Nel frattempo, cervelloni al lavoro su un complesso sistema di satelliti lanciano un segnale verso un pianeta che si direbbe in tutto e per tutto simile al nostro, dall'altra parte dell'universo.Non troppo tempo dopo, mentre Alex è in procinto di essere buttato fuori dalla suddetta marina e cerca di trovare il modo per chiedere all'Ammiraglio Supremo la mano di sua figlia - la stessa per la quale si fece arrestare -, nel pieno di un'esercitazione piombano nel Pacifico le forze d'invasione aliene, pronte a fare polpette di chiunque sbarri loro la strada.A quel punto Alex non potrà far altro che mettere da parte i suoi squilibri da testa calda e darsi da fare per salvare il mondo.
Battleship
Mettiamo subito in chiaro le cose: Battleship è una tamarrata formato gigante, con pochissima logica, un sacco di sbruffonate all'americana - roba da far sembrare Independence day praticamente un film d'autore - e tanto di quel trash che pare quasi di essere ripiombati nel pieno delle improbabili perle figlie degli anni ottanta.Eppure mi ha divertito, e neanche poco.Perchè, con tutti i suoi difetti ed il suo essere un giocattolone sopra le righe, questo film ha una cosa che molti dei titoli dello stesso tipo passati sul grande schermo negli ultimi anni hanno pensato di poter lasciare a casa con leggerezza: l'ironia.Dal regista Peter Berg - autore di un'altra baracconata simile che ugualmente mi divertì, Hancock, e della serie tv di superculto Friday night lights - al cast - il lanciatissimo Taylor Kitsch, tra i protagonisti della suddetta serie e del recente John Carter, Liam Neeson, Rihanna e Alexander Skarsgard -, dall'atmosfera all'ispirazione gentilmente offerta dalla Hasbro - lo stesso colosso che confezionava anche i G. I. Joe, per intenderci - rispetto alla sua battaglia navale, tutto sa di consapevole e divertito blockbusterone da zero neuroni, tante schifezze nello stomaco e grasse risate con gli amici.Tolti i legami con il gioco da tavolo, infatti, quello che viene presentato sullo schermo è una sorta di cocktail divertito e divertente di quelle che sono state le pellicole più "larger than life" dell'ultimo ventennio - o poco più - di catastrofismo made in Usa, dal già citato Independence day a Titanic, da Top Gun a 2012, in un tripudio di patriottismo e gigionismo come solo i nostri cuginoni a stelle e strisce sanno tirare fuori dal cilindro.Non mancano, in questo senso, le scene già cult per il livello di trash mostrato: dal confronto tra Stone e gli alieni al "tuffo" di Alex e Nagata - incredibile pensare che si tratti dello stesso Tadanobu Asano che anni fa mi fece impazzire con Ichi the killer - in pieno stile Winslet/Di Caprio fino alla clamorosamente ridicola sequenza del rinnovato arruolamento dei reduci della Seconda Guerra Mondiale tutto sa di "troppo", eppure non si ha neppure per un istante l'impressione che questo "troppo" sia sinonimo di tronfio, e lo spirito dell'intera operazione pare non sia altro che confezionare una giostra da godersi per quel giro che viene buono per farti girare la testa prima di dimenticartene appena sceso.La cosa importante è dunque quella di lasciarsi alle spalle tutto quello che può essere il buon senso cinematografico, e godersi queste due ore piene come se si fosse ancora bambini - probabilmente i maschi finiranno per apprezzarlo di più, anche grazie alla loro voltairiana semplicità -, rimanendo a bocca aperta davanti alle esplosioni e alle sequenze più catastrofiche - realizzate comunque in maniera assolutamente ineccepibile - o esaltandosi a dismisura quando l'ex soldato spaccaculi depresso per aver perso le gambe in bilico sulle protesi scazzotta selvaggiamente l'alieno di turno, stimolando quel patriottismo recondito che ci porta in questi casi a dare contro a questi ospiti del nostro pianeta un pò come se fossimo tutti ammeregani sempre vigili e sempre primo bersaglio dell'invasione.Lanciati dunque i popcorn in aria e festeggiato a suon di birroni e rutto libero l'inevitabile riuscita dell'impresa - con tanto di siparietto finale decisamente da action eighties -, potremo tornare a casa felici di aver resistito - quasi come se fossimo noi gli eroi - all'ennesimo assalto extraterrestre ed aver passato una serata in libera uscita dal buon senso e dal cervello, che a volte pretende davvero un pò troppo, giusto perchè pensa di essere il capo: fortunatamente ci sono film come questo, che ci ricordano che c'è un'altra consistente fetta di corpo che chiede ogni tanto un pò di tregua.Che poi la stessa sia giocata su esplosioni di dimensioni sempre più considerevoli, poco importa.Il giorno dopo potremo fare finta di niente, come quando ci si accorge di aver fatto qualche stronzata nel pieno di una sbronza.Si può sempre fingere di essersene dimenticati.Ma non si potrà dimenticare di essersi divertiti un mondo.
MrFord
"Sound of the drums
beatin' in my heart
the thunder of guns!
Tore me apart
you've been - thunderstruck!
Rode down the highway
broke the limit, we hit the ton."AC/DC - "Thunderstruck" -
 

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