BAYER LEVERKUSEN- BAYERN MONACO 1-1 - Complice il clamoroso k.o. del BvB, sconfitto nel pomeriggio sul campo del Gladbach, la sfida della BayArena, già di per sé importante e prestigiosa, assumeva una rilevanza ancor maggiore: indipendentemente dal risultato finale, la Bundesliga avrebbe accolto una nuova capolista. Il Bayer ripropone il connazionale Donati sulla destra e si schiera con un atteggiamento decisamente più prudente, con Emre Can nel ruolo di mezza punta (insieme a Sam alle spalle dell’unica punta Kiessling) e Spahic – preferito ancora una volta al promettente Wollscheid – nel ruolo di centrale difensivo a fianco di Toprak. Guardiola, invece, lascia a riposo Robben e mette in campo Shaqiri, mentre i restanti dieci undicesimi sono gli stessi della fantastica serata di Manchester.
Il Bayern prende subito in mano il pallino del gioco: possesso palla snervante e grande movimento anche in fase di non possesso. Il dominio dei bavaresi si manifesta con tre occasioni da gol non sfruttate nel primo quarto d’ora; clamoroso, in tal senso, un salvataggio sulla linea di porta di Leno, che al tredicesimo salva miracolosamente sulla linea di porta al termine di un’azione convulsa. Il Bayer soffre, ma un minuto più tardi si rende pericoloso con un bel tiro di Rolfes deviato in corner da Neuer. Al ventesimo, Ribery si rende protagonista di una superba azione personale e sfiora il gol con un destro che non inquadra la porta per pochi centimetri. L’evidente superiorità del Bayern si concretizza al trentesimo: superba azione personale (l’ennesima) di Ribery, che disorienta Toprak e mette una palla a rimorchio per Kroos, bravissimo ad insaccare sotto la traversa con un potente piatto destro. Sembra l’inizio dell’ennesimo “Bayern-show”, ed invece, sessanta secondi più tardi, i padroni di casa trovano sorprendentemente il gol del pareggio: Neur smanaccia un cross dalla destra di Rolfes, Boenisch raccoglie la sfera ed effettua un tiro a botta sicura respinto dal portiere della nazionale tedesca, che nulla può, però, sul comodo tap-in di Sam. Un volta raggiunto, il Bayern torna a dominare la scena. Al trentacinquesimo, Muller non insacca di testa a porta completamente sguarnita, mentre qualche minuto più tardi Leno devia in corner un potente tiro di Shaqiri.
Lo spartito in avvio di ripresa è sempre il medesimo: Bayern all’attacco, Bayer arroccato dietro. Passano solo due minuti e il Bayern reclama (giustamente) un calcio di rigore per un evidente fallo ai danni di Muller, nettamente cinturato da Toprak all’interno dell’area. Leno è in serata di grazia e, nello spazio di sessanta secondi, si rende protagonista di due interventi – su Shaqiri, prima, e Dante, poi – che preservano il pareggio. Nei dieci minuti successivi, il Bayern domina ma non crea palle-gol. Dal sessantesimo al sessantacinquesimo, invece, i bavaresi creano quattro occasioni da gol e mettono alle corde le aspirine, che restano in partita solo per la bravura di Leno e l’imprecisione dei giocatori del Bayern (clamorosa un’opportunità fallita da Shaqiri). A venti dal termine, Guardiola si gioca la carta Robben, L’olandese entra subito in partita: dopo sessanta secondi è autore di un sinistro sul primo palo di poco a lato, mentre qualche minuto più tardi impegna Leno con un sinistro a giro. Nei minuti di recupero, dopo dieci minuti privi di emozioni, il Bayern va nuovamente vicino al gol con Gotze, ma Leno è bravissimo a chiudere lo specchio della porta e rende vana l’offensiva dell’ex schwarzgelben. Tutto finito? Macché! Al quarto di recupero, Donati salva sulla linea un colpo di testa di Schweini e da il là al contropiede della aspirine, che con Son, all’ultimo secondo, mettono i brividi a Neuer: la conclusione del coreano è alta sopra la traversa, ma i calciatori del Bayer reclamano un calcio di rigore per un contatto all’interno dell’area fra Hegeler e Dante.