BAYER LEVERKUSEN-PSG 0-4, I PROMOSSI
Marco Verratti. Delizioso il primo tempo dell’italiano: oltre all’assist per Matuidi, qualità e quantità in mezzo al campo. Emblematici gli “ooh” della BayArena dopo un suo disimpegno al limite dell’area. Altro che troppi dribbling e troppi cartellini: Verrattino è calciatore di livello mondiale, è ora di affidargli anche le chiavi della nazionale.
Zlatan Ibrahimovic. Poco da aggiungere all’ennesima prestazione monstre dello svedese. Rigore perfetto, siluro di sinistro all’incrocio e un’infinità di giocate da autentico fenomeno quale Ibra dimostra giorno dopo giorno di essere. Più tempo passa, più diventa decisivo. Una volta dicevano che non fosse decisivo in Champions: 10 gol in sette partite, i soliti soloni zittiti.
Alex. Meno appariscente del collega di reparto Thiago Silva, si conferma partner perfetto per il più quotato connazionale. Interventi precisi e puntuali, Kiessling ha trovato davanti a sé due montagne insormontabili. Prestazione di assoluto livello, può rilanciarlo anche in ottica nazionale.
Blaise Matuidi. Gol, assist e una quantità infinita di palloni recuperati e “puliti”. Prestazione vicina alla perfezione per il centrocampista francese, il più forte – per distacco – degli “uomini ombra” dei migliori club europei. Con Matuidi, c’est plus facile.
Gonzalo Castro. Forse l’unico a salvare la faccia, con Hilbert, tra le fila dei tedeschi. Il centrocampista del Leverkusen non fa mancare né corsa né buoni spunti anche dal punto di vista tecnico. Ma predica nel deserto.
BAYER LEVERKUSEN-PSG 0-4, I BOCCIATI
Viktor Kassai. Rigore generoso, quello che sancisce lo 0-2 e chiude definitivamente partita e qualificazione. L’arbitro ungherese già da un paio di stagioni sembra aver perso lo smalto dei tempi migliori.
Son Heung Min. Serata da dimenticare per il sudcoreano, passato inosservato e surclassato dai terzini avversari. Era uno dei protagonisti più attesi, esce con le ossa rotte da un match che poteva farlo conoscere al grande pubblico. E’ giovane, avrà altre chances.
Emir Spahic. Non che lo rimpiangano a Montpellier e in Ligue 1, ma il bosniaco si è reso protagonista di una delle prestazioni più negative della sua carriera. Rigore su Lavezzi, generoso ok, sotto gli occhi dell’arbitro, espulso per una mezza gomitata rifilata in corsa a Lucas. Difficilmente lo rivedremo in Champions.
Gegory Van der Wiel. Spesso in proiezione offensiva, certo, tutto un altro giocatore rispetto alla prima stagione praticamente disastrosa, ok. Ma un paio di cross a partita potrebbe anche azzeccarli. L’olandese rischia di bruciarsi se non cambia spartito.
Stefan Kiessling. Spiace un po’ inserirlo tra i bocciati: è l’uomo copertina di questo Leverkusen ed è stato protagonista di una grande prima metà di stagione. Lotta, dà tutto in campo. Ma Alex e Thiago Silva a tratti l’hano ridicolizzato.