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Bayonetta – Una strega taglia grande N

Da Videogiochi @ZGiochi
di Giorgio "Trex" Tiretti

Durante lo scorso E3 2014 di Los Angeles, Nintendo oltre a mostrare Bayonetta 2 presenta una sorpresa per tutti i fan della serie di Platinum Games. Si tratta della versione Wii U del primo Bayonetta, titolo datato 2010 che si presentò all’epoca in maniera molto positiva pur non riscuotendo il successo di vendite che meritava. Bisogna subito dire che il titolo non ha avuto nessuna aggiunta in termini di contenuti, nessun livello o storia alternativa e quindi si presenta completamente identico dal punto di vista narrativo. La nostra strega Bayonetta si troverà all’interno di un cimitero insieme al sempre presente Enzo fino a quando non verrà disturbata dalle creature angeliche che la porteranno a mostrarsi per ciò che è realmente, ovvero una strega di Umbra.

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La prima volta non si scorda mai

La trama si sviluppa in maniera identica a quanto avvenuto in passato, per quelli che non hanno avuto la possibilità di giocarlo gli basti sapere che è molto lineare e senza particolari colpi di scena, completamente incentrata sulla completa amnesia di Bayonetta dovuta al suo lungo sonno. Il gameplay di questo primo capitolo della serie sviluppata da Platinum Games resta praticamente invariato, ma assimila il sistema di comandi touch introdotto anche in Bayonetta 2. I movimenti, gli attacchi e le schivate possono essere gestiti nella loro interezza con gli input che vengono impartiti sullo schermo del GamePad risultando comunque fuori luogo per questo genere di giochi. Questo porta il giocatore inesorabilmente ad optare per il sistema classico dei controlli tramite i tasti fisici presenti sul particolare controller della console o del Controller Pro. Con questa configurazione, infatti, sarà possibile affrontare il gioco come merita, soprattutto per portarlo a termine ai livelli più alti di difficoltà, in quanto, in quei frangenti i comandi touch si rivelano essere fin troppo macchinosi e lenti. Approfondendo però le meccaniche di gioco del primo Bayonetta, possiamo dire che il gioco nel corso di questi quattro anni non ha perso proprio il proprio smalto e resta un’esperienza action sopraffine e che può tenere testa e superare produzioni molto più recenti. L’azione è incentrata sulle fasi di combattimento che si svolgono con il classico sistema delle combo dato da questo genere e inanellarle con le varie combinazioni sarà il modo più efficace per cercare di sconfiggere tutti i nemici e i boss che si pareranno tra Bayonetta e il suo obiettivo finale. Ad arricchire questa feature del titolo ci pensano sicuramente le armi che si possono trovare durante l’avventura, che una volta equipaggiate possono offrire diverse varianti grazie ai due set rapidamente scambiabili tramite il tasto ‘LZ’. Ciò permette di aumentare il proprio punteggio di stile così da ottenere un risultato sempre migliore durante i combattimenti e soprattutto a conclusione del livello.

L’attacco non è tutto in questo gioco, infatti anche la schivata ha il suo giusto valore. Evitare gli attacchi nemici sarà un fattore molto importante e gettarsi nell’azione alla cieca, soprattutto nei livelli di difficoltà più elevati, non è di certo la scelta migliore; grazie al tasto ‘RZ’ è possibile schivare e, se compiuta l’azione nel momento esatto, sarà possibile attivare il Sabbath Temporale che porta ad un rallentamento dei nemici, che permetterà alla nostra strega di attaccare praticamente indisturbata infliggendo il maggior numero di danni possibili. Parte integrante del gameplay sono gli accessori, gli oggetti e gli attacchi, acquistabili come sempre al negozio di Rodin. Collezionando le aureole durante il gioco sarà possibile investire presso il nostro negoziante di fiducia per ottenere oggetti curativi e di potenziamento, come i Cuori di Strega per la salute e le Perle per aumentare la quantità di potere di strega. Gli accessori, invece, garantiranno diversi bonus durante i combattimenti come la possibilità di attivare il Sabbath Temporale in qualsiasi occasione si ha a disposizione del potere di strega da investire, o addirittura la forma di pipistrello che permette di evitare un attacco. Ci sono anche le varie tecniche che permettono di potenziare le proprie combo e realizzare durante i combattimenti delle vere e proprie serie di attacchi interminabili e letali che non daranno scampo neanche ai nemici più potenti. Di certo non abbiamo dimenticato che in questo capitolo ci sono quattro aggiunte particolari, si tratta dei quattro costumi tratti dai principali brand di Nintendo, e nello specifico parliamo di quelli di Samus, Peach, Daisy e Link. Questi, oltre a dare un aspetto completamente diverso alla protagonista, modificheranno anche alcuni piccoli elementi come le aureole che possono diventare monete o rupie e anche gli effetti sonori, ad esempio la classica fanfare degli scrigni di The Legend of Zelda.

Bayonetta su Wii U è la perfetta trasposizione della versione Xbox 360 del gioco. Gli sviluppatori di Platinum Games hanno deciso di utilizzare come base proprio questa versione da cui hanno ereditato il frame rate che punta ai 60 fps, presentandosi molto stabile anche se non mancano i momenti in cui, a causa dell’incredibile mole di mostri presenti a schermo, il gioco inizia a rallentare. Per il resto, dal punto di vista grafico possiamo dire che questa nuova edizione è speculare a quella Xbox 360, con lo stile grafico molto ricercato e palesemente esagerato che nonostante tutto ha alcune imperfezioni. Il comparto sonoro non ha ricevuto particolare rimasterizzazioni e dal punto di vista dei brani abbiamo le stesse tracce della versione originale con l’aggiunta dei sopraccitati effetti tratti dai franchise di Nintendo.

Bayonetta – Una strega taglia grande N


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