BICEFALO - Vuoto o con il cervello? E... il cuore?
E’ bello passeggiare per le stradine in mezzo ai campi. La nonna e la vicina chiacchierano in continuazione. Un rumore cupo come di un tuono in lontananza fa drizzare le orecchie a Tommy e a me fa alzare la testa, come si fa per vedere se arriva qualche nuvola con la tempesta invece, il sole splende, il cielo è limpido, ma… bbrrrunn… un altro tuono. Loro, le donne, come se non avessero sentito niente, continuano a comminare. Comincio già a sentirmi meglio, dice la nonna alla vicina, mi devi scusare ma sto proprio male con tutta quest’aria in pancia e… bbruuunn, un altro tuono cupo cupo, dal profondo sordo suono. Sai, mi sta facendo proprio bene quell’infuso di foglie di Alloro. Bbruuunn, bbruuunn. Tommy, Tommy! Vieni qui, dove corri; ma anch’io, con la scusa di riprendere il cane, corro il più lontano possibile. Con tutti i gas prodotti dalla nonna un tram attraverserebbe la Toscana! Risparmio energetico, risparmio energetico…
TEMPORALE
È mezzodì. Rimbomba.
Tacciono le cicale
nelle stridule seccie.
E chiaro un tuon rimbomba
dopo uno stanco, uguale,
rotolare di breccie.
Rondini ad ali aperte
fanno echeggiar la loggia
d’ è lor piccoli scoppi.
Già, dopo l’afa inerte,
fanno rumor di pioggia
le fogline dei pioppi.
Un tuon sgretola l’aria.
Sembra venuto sera.
Picchia ogni anta su l’anta.
Serrano. Solitaria
s’ode una capinera,
là, che canta. . . che canta. . .
E l’acqua cade, a grosse
goccie, poi giù a torrenti,
sopra i fumidi campi.
S’è sfatto il cielo: a scosse
v’entrano urlando i venti
e vi sbisciano i lampi.
Cresce in un gran sussulto
l’acqua, dopo ogni rotto
schianto ch’aspro diroccia;
mentre, col suo singulto
trepido, passa sotto
l’acquazzone una chioccia.
Appena tace il tuono,
che quando al fin già pare,
fa tremare ogni vetro,
tra il vento e l’acqua, buono,
s’ode quel croccolare
co’ suoi pigolìi dietro.
-Giovanni Pascoli-