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BCE: comunicati i dati del programma sui Titoli di Stato

Da Investireoggisicuro

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La notizia è fresca ma gli addetti ai lavori sapevano già tutto da molto tempo.

 

Dopo le forti tensioni venutesi a creare nell’eurozona trasportate dal caso Grecia di cui tutti ormai conoscono gli avvenimenti, i debiti sovrani della moneta unica europea hanno subito forti stress dai quali pochi paesi sono riusciti a sottrarsi.

 

Tra i più colpiti, primo tra tutti, l’Italia che si è venuto a scontrare con i poteri forti della speculazione finanziaria fino a culminare con le dimissioni nell’autunno del 2011 del Governo di centrodestra in carica. Dopo questo colpo di spugna e l’insediamento di un Governo formato da soli tecnici, la situazione italiana ha trovato una sua stabilità e le tensioni dell’autunno/inverno 2011 non si sono più ricreate. A sostenere tutto questo ci ha pensato la Bce comprando e quindi sostenendo il debito pubblico italiano per un ammontare che al 31 dicembre 2012 risulta pari a 102,8 miliardi di euro, tutti acquisti fatti quindi nel biennio 2011-2012.

 

Non di meno il debito pubblico spagnolo è stato protagonista forse più di quello italiano di una vera bufera con tassi di interesse vertiginosi soprattutto dopo il caso Bankia che ha investito il Governo spagnolo nella primavera/estate del 2012 forse il momento peggiore in cui potesse capitare.

 

Anche in questo caso la Bce si è fatta avanti con un totale di 44,3 miliardi di euro di titoli sovrani spagnoli comprati sul mercato secondario, a seguire abbiamo i titoli greci per un totale di 33,9 miliardi di euro, quelli portoghesi per 22,8 miliardi di euro e quelli irlandesi per 14,2 miliardi.

 

Un totale dichiarato quindi dalla Bce di 218 miliardi di euro di titoli di stato dei Paesi dell’eurozona venutisi a trovare più in difficoltà in questi ultimi due anni, ma soprattutto una mossa dovuta per calmare le tensioni in tutta l’eurozona grazie al programma di acquisto di bond europei (Smp, Securities Markets Programme).

 

Se si pensa però che il debito italiano è di poco superiore ai 2.000 miliardi di euro, la cifra detenuta dalla Bce di 102,8 miliardi risulta all’incirca il 5% del totale, si capisce quindi che l’Italia è stato il paese tra tutti ad essere più aiutato, non perché fosse più in difficoltà rispetto ad altri ma per la sua riconosciuta centralità ed importanza nell’intero panorama europeo. Il massiccio acquisto del debito pubblico italiano ha funzionato quindi come valvola di sfogo per sorreggere le forti tensioni di tutta la zona euro e di paesi ancora più in difficoltà come Spagna e Portogallo senza parlare di Grecia ed Irlanda.

 

Un’Europa senza Italia non è quindi affatto pensabile per quelli che ancora mirano a questa remota possibilità.


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