Questo pomeriggio Mario Draghi, presidente della BCE, ha comunicato a sorpresa la decisione della Banca Centrale Europea di ridurre i tassi dallo 0,5% allo 0,25%, livello che costituisce il nuovo minimo storico.
La decisione appare più avere l’obiettivo di favorire l’economia cercando di indebolire l’euro anziché, come si potrebbe credere, favorire il credito.
Difatti, se non s’è riusciti ad incoraggiare in modo consistente il credito con un tasso allo 0,5%, è impensabile sperare in risultati significativamente migliori portandolo allo 0,25%.
Inoltre, il taglio dimostra:
- il persistere di una situazione economica molto critica per l’Area Euro (aspetto negativo);
- la volontà da parte della Banca Centrale Europea di adottare una politica monetaria sempre più espansiva, pur in conflitto col primo obiettivo (aspetto positivo).
Dei mercati, se ne parlerà domani.
Riccardo Fracasso