B.doc

Ho avuto in passato ed ho tutt'oggi occasione di fare due chiacchere con uomini e donne, ragazzi e ragazze, persone serie sul lavoro e simpatiche. Quando si varca la soglia di Arcore, però, diventano dei perfetti paladini del credo Berlusconiano. Le mie obiezioni sono inutili, ogni tentativo di cercare di ragionare in modo serio risulta vano, e il loro difendere l'indifendibile è il primo obiettivo da portare avanti. In quel momento si perde ogni voglia e motivo di intraprendere una discussione. Perché non c'è niente di peggio che parlare con chi non ascolta o non ragiona. E poi sono altrettanto convinto che gli argomenti oggetto di dibattito non siano neanche conosciuti  da questi personaggi, ed il loro ragionamento è frutto dell'essere prevenuti o pensare per partito preso.
"Secondo te è giusto che ci ci governi vada in giro a raccontare barzellette?" oppure "I rifiuti di Napoli?" oppure ancora "Deve essere sempre colpa degli altri? Una volta il Capo dello Stato, quasi sempre i magistrati, poi i comunisti, poi gli arbitri sempre comunisti, poi le menzogne di una minorenne..." E potrei andare avanti all'infinito. Le risposte sono sempre quelle, e cioè: "almeno è simpatico" oppure "ha carisma" oppure ancora "ma ti ricordi che noia quando parlava Prodi?". La mia domanda è: si governa con simpatia e carisma un paese?
Lunedì scorso, tornando dalla stazione centrale di Milano, il mio Amico alberto mi disse: "è come dire ad un credente che Dio non esiste". E già, il paragone non fa una piega, il berlusconiano DOC è un credente. E non è un buon segno.