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Beatles VS Rolling Stones

Creato il 28 marzo 2012 da Lozirion

 Tutta un’altra Storia

Beatles VS Rolling Stones
La rivalità fra Beatles e Rolling Stones è una leggenda metropolitana, un’invenzione dei media. I due gruppi non solo si stimavano, ma in qualche modo collaboravano affinchè le reciproche uscite discografiche non andassero a sovrapporsi. Bastava un colpo di telefono e il gioco era fatto: questo mese usciamo noi, il prossimo è tutto vostro. E bacio in bocca a sugellare l’accordo. Non solo. E’ lo stesso Keith Richards, nella sua biografia intitolata Life, a raccontare dell’amicizia con John Lennon e di un leggendario viaggio attraverso l’Inghilterra che i due intrapresero adeguatamente sballati da vagonate di sostanze psicotrope. Niente odio, insomma, nè rapporti tesi o reciproche antipatie e scorrettezze assortite.
La rivalità, questa si, realmente esistente, è semmai quella fra i fans dell’una e dell’altra band, che da sempre rivaleggiano per stabilire a chi, tra  Beatles e Rolling Stones, spetti il primato in fatto di caratura artistica, originalità e, mettiamola anche così, di linguaggio del corpo al servizio delle mode. Ma è davvero possibile sostenere il primato degli uni sugli altri ? Ci sono elementi oggettivi, che prescindono quindi dal gusto personale, per sostenere che i Beatles siano stati più seminali degli Stones o viceversa ? Personalmente amo sia gli uni che gli altri, ho le due intere discografie e penso sinceramente che la mia vita su questa terra sarebbe stata meno bella se non avessero convissuto, fra i miei ascolti, tanto per fare un esempio, due dischi quali Revolver ed Exile On Main Street. Beatles e Rolling Stones sono stati e sono le due facce della stessa medaglia. Due facce che si mostrano differenti non certo sulla distinzione fra pop e rock ( superficialmente aprioristica e ingiustificata ) o fra bravi e cattivi ragazzi ( le cronache raccontano che in fatto di sballo e di nefandezze i Beatles non fossero certamente secondi ai più “ sporchi “ Rolling Stones ). Semmai la differenza è da ricercare fra le diverse matrici culturali da cui nascevano le canzoni degli uni e degli altri: il blues e la tradizione nera americana per gli Stones, la rielaborazione in chiave intellettuale e avanguardistica di un suono più marcatamente british per i Fab Four. Ed è curioso notare come la svolta decisiva, per entrambi i gruppi, arrivi a metà degli anni ’60, quando il cammino di entrambe le band prese un passo ben preciso verso direzioni diverse da quelle fino ad allora imboccate. I Beatles svestirono i panni, ormai stretti, di un beat brillante ma sostanzialmente innocuo,  e iniziarono il loro viaggio sperimentale con l’uscita di Rubber Soul; i Rolling Stones, per contro, abbandonarono la struttura a covers dei loro ottimi, ma derivativi, primi album, e esordirono con Aftermath, Lp interamente a firma Jagger & Richards. Ciò che seguirà, non c’è bisogno che sia io a raccontarlo, sarà storia e sarà leggenda, sarà, soprattutto, la nascita di un nuovo rock, che in poco più di due anni porterà alla luce due album simbolo quali Sgt Pepper ( 1967 ) e Beggar’s Banquet ( 1968 ). Beatles o Rollig Stones, dunque ? Personalmente, non vorrei mai essere costretto a scegliere, ma se ci fosse la classica pistola alla tempia a obbligarmi, opterei, non senza dilaceranti dubbi, per il gruppo di Liverpool. Una scelta, la mia, che, seppur difficile, non si basa esclusivamente sul gusto personale, ma su riflessioni che mi paiono essere strutturate anche su qualche dato oggettivo. Ho sempre avuto infatti l’impressione che, absit iniuria verbis, gli Stones abbiano soprattutto inventato un suono, mentre i Beatles abbiano invece creato musica ex novo. Musica che, a ben vedere, prima non esisteva. L’introduzione del loop, ad esempio, che nel rock viveva, diciamo così, solo a livello di intuizione; una maggior consapevolezza nell’utilizzo del crossover e della contaminazione ( ascoltate Norvegian Wood, anno domini 1965 ); e per citarne un’altra, il colpo di genio del suono della chitarra registrato e riprodotto al contrario. Ma ci sono anche le canzoni a determinare questa scelta. C’è Tomorrow Never Knows, un’ipotesi di tre minuti di musica ultraterrena che nessuno è mai più riuscito a comporre (ci si sono avvicinati i Radiohead, credo, ma non ne sono sicuro ); c’è Helter Skelter che supera addirittura i confini del punk e si spinge fin là, alle soglie del metalcore ( ascoltatela per bene e poi ditemi ); c’è il sogno a occhi aperti della psichedelica Strawberry Fields Forever cadenzata da una ritmica tanto attuale da sembrare figlia degli anni ’00. E c’è I’m A Walrus, 4 minuti e 37 secondi che non riesci ad afferrare nemmeno dopo mille ascolti compulsivi. Queste, nella mia prosa raccogliticcia e poco esaustiva, sono le parole che raccontano i Beatles, il più grande consesso di geni confluiti in un’unica rock band ( ho un amore viscerale anche per George Harrison, uno che ha dalla sua uno stile imitato da molti ).Non potrò mai fare a meno di amare tutte e due le band.Ma, obtorto collo e senza nulla a togliere agli immensi Stones, i Fab Four sono proprio tutta un’altra Storia.

Magistralmente ideato e scritto da Blackswan, 28/03/2012

It's only rock'n'roll but I like it

Beatles VS Rolling Stones
Beatles contro Rolling Stones, l'eterna lotta, il bene contro il male, la ponderatezza contro gli istinti, i bravi ragazzi col caschetto contro i cattivi ragazzi di "Lascereste uscire vostra figlia con un Rolling Stone?", le proteste pacifiche e le derive mistiche contro le provocazioni e il "Sex, drug & Rock'n'roll", "Revolver" contro "Sticky fingers", "Sgt. Pepper" contro "Exile on main street", il diavolo e l'acqua santa e diciamoci la verità, quale dei due scuote di più?....
Il diavolo e l'acqua santa, partiamo proprio da questo duello eterno, duello che in fin dei conti non c'è mai stato veramente, anzi, è più che noto che le due band tutto erano tranne che rivali, tanto che alla cerimonia per la nomina a baronetti dei quattro di Liverpool nella zona riservata agli amici della band erano seduti proprio Jagger e soci, e il testo del primo singolo degli Stones, "I wanna be your man" porta le firme di Lennon e McCartney. Rivali no, nemici tantomeno e allora, al di là dei giochi di marketing che per decenni hanno diviso le fazioni dei fans da una parte o dall'altra e che hanno alimentato e continuano ancora oggi ad alimentare interminabili discussioni, cosa lega i Beatles agli Stones? Io credo che sia la complementarietà la chiave di volta di tutta la faccenda; non sono infatti soltanto le apparenti differenze tra le due band a tenere banco, ma anche e soprattutto quanto queste differenze contribuiscano ad avere un quadro davvero completo e quanto in un certo senso senza i Beatles non ci sarebbero stati gli Stones come li conosciamo e viceversa. Tutti gli aspetti discordanti issati a bandiera dalle schiere di fans da una parte vanno a compensarsi con gli opposti aspetti dall'altra, a partire dalle radici musicali, il rock blues per gli Stones, genere per definizione e storia immutabile nel tempo, e il beat per gli scarafaggi, nato proprio in quel periodo e quindi abbastanza giovane da poter essere ampliato e sperimentato, proprio come Lennon e compagni hanno saputo magistralmente fare; blues e beat, apparentemente nulla a che vedere l'uno con l'altro, eppure insieme, visti dalla debita distanza, rappresentano il vecchio e il nuovo, il classicismo e l'avanguardismo, il solido, potente e sferzante blues di Londra e la piccola Liverpool che prepara la sua esplosione a suon di hit e vagiti che diventeranno sonorità seminali per i decenni a venire; tutto il resto deriva probabilimente proprio da questa differenza iniziale, anche gli atteggiamenti e il modo di interpretare la propria musica e mandare i propri messaggi: i Beatles sono i veri figli della working class, vengono da una città fino a quel periodo abbastanza defilata per quel che riguardava la musica o le mode, e di conseguenza la loro visione del mondo aveva tutta un'altra prospettiva rispetto a chi come gli Stones arrivava dalla City, dalla Londra delle esplosioni modaiole, dei club superaffollati e delle radio locali a profusione.
Da queste diverse basi di partenza iniziano le carriere delle due probabilmente più importanti band della storia del rock e della musica in generale, due band essenziali tra cui scegliere "la migliore" senza riserve è cosa pressochè impossibile, anche perchè le vicendevoli influenze sono più che evidenti, e secondo me non è un mistero il perchè l'ispirazione degli Stones e la loro creatività siano andate scemando dal '72 in avanti, poco dopo la scissione dei Beatles. Le preferenze in questo caso dipendono dai gusti, ovviamente, e per come la vedo io da come ognuno di noi inquadra la musica, da quale dimensione le si da. Io ad esempio preferisco, per attitudine, inquadrare la musica nella dimensione live, quella di un concerto, che sia in uno scantinato buio, in uno stadio o in spiaggia davanti a quasi un milione e mezzo di spettatori (Ogni riferimento al concerto degli Stones a Copacabana è puramente voluto), e dovendo scegliere tra i due, con una pistola puntata alla tempia (e credo sarebbe l'unica possibilità in cui darei una risposta) il mio voto andrebbe agli Stones, per questa e per diverse ragioni di cui la più importante è sicuramente il fatto che il sound degli Stones, derivando dai suoni grezzi e polverosi del blues, è più viscerale e più coinvolgente oltre che più spettacolare, mentre quello dei Beatles essendo sperimentale è molto più elaborato, sicuramente più sofisticato e da affrontare in maniera più attenta e ponderata. Quel che solitamente mi piace sottolineare quando si affronta questo discorso è che l'unica vera differenza abissale tra Beatles e Rolling Stones secondo me sta in una aspetto tanto apparentemente banale quanto in realtà estremamente significativo: i Beatles scrivevano prima i testi e poi la musica, mentre gli Stones facevano l'esatto contrario; ne consegue che la musica dei Beatles è asservita ai testi, mentre per gli Stones sono i testi a seguire la musica. E' questo in fondo l'ago della bilancia, e non significa certo nè che i Beatles non abbiano composto dei veri capolavori di arrangiamento nè tantomeno che gli Stones non abbiano scritto testi splendidi, ma provate a pensare al pezzo che più vi ha conquistato di una e dell'altra band, qual è la cosa che ricordate più facilmente? Io scommetto che nel caso dei Beatles saranno le parole e nel caso degli Stones la musica, e ancor più facilmente il riff iniziale di Keith Richards, e tutto ciò non può essere un caso.... Potrei star qua altre decine di ore a scrivere di quanto Beatles e Stones siano diversi e di quanto sotto sotto si completino a vicenda, ma il concetto in fondo resta uno, io non posso fare a meno dei Beatles, credo che nessuno con una passione anche solo accennata per la musica, per l'arte o per la cultura ne possa fare a meno, e i loro dischi sono un ascolto quasi obbligatorio ogni settimana, ma le vibrazioni viscerali delle 5 corde di Keith Richards, la verve di un animale da palcoscenico come Mick Jagger, i ritmi rock'n'roll e le sferzate elettriche, l'istrionismo di Mick Taylor quando era uno di loro, il sapiente tocco del defilato Ron Wood, l'impassibilità impressionante di Charlie Watts e la potenza e l'energia che solo gli Stones ti sanno rovesciare addosso dal bordo di un palco sono cose che mi scuotono dentro, forse più delle splendide e incisive parole di Lennon e delle spiazzanti melodie di McCartney, che ci posso fare? "It's only rock'n'roll, but I like it!"
Lozirion, 28/03/2012
E voi? Da che parte vi schierereste con una pistola puntata alla tempia? Beatles o Rolling Stones? Tra poco sulla colonna di destra comparirà il sondaggio, vediamo chi la spunterà.... ^_^
ROCK ON!

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