Nel primo libro pubblicato in Italia di Beatrice Coline, La vita luminosa di Lilly Afrodite, è l’incandescente Berlino di inizio novecento ad essere tratteggiata con mano sicura , a rivelarci dettagli della vita quotidiana che a volte non vengono percepiti nei libri di storia. Lo stesso periodo è reso in maniera vivida anche in questa sua ultima fatica, New York 1916, ad abbracciare idealmente vecchio e nuovo mondo con le pagine dei suoi libri.
BEATRICE COLIN, NEW YORK 1916, NERI POZZA
il 1916 e, mentre l’Europa sta già vivendo la tragedia della guerra, in America si fa strada una nuova musica, esaltante, liberatoria, moderna, ricca di improvvisazione: il jazz, che di lì a poco uscirà dai ghetti dei neri per invadere pacificamente ogni casa e ogni locale, senza distinzione di colore, razza o ricchezza.
A New York il cuore della vita artistica è un triangolo di vicoli a Manhattan chiamato Tin Pan Alley, dove agenti teatrali, produttori, sale da concerto e da vaudeville popolano quello che per gli amanti della musica è ben più che un luogo fisico: è l’adrenalina di dieci, venti, trenta pianoforti che suonano contemporaneamente, è il ruggito delle macchine da stampa che sfornano cinquanta pagine di spartiti al minuto, il sesso e la malinconia del suono del nuovo secolo.
A Tin Pan Alley lavora come venditore di canzoni Monroe Simonov. Nato sull’oceano Atlantico a bordo di una nave di emigranti provenienti dalla Bielorussia, Monroe raggiunge ogni giorno il suo cubicolo alla Universal Music Corporation dove suona incessantemente al piano nuove canzoni per venderne gli spartiti.
A Tin Pan Alley coltiva i propri sogni anche Inez Kennedy, una bella ragazza del Midwest dai capelli ramati, che si mantiene lavorando come modella in un grande magazzino e aspira a diventare una ballerina o una stella del nascente cinema.
Monroe e Inez si incontrano, si amano follemente, condividono le stesse passioni, ma la loro storia è breve: Inez si allontana, attratta da qualcosa di diverso, da un futuro che soltanto il matrimonio con un uomo ricco e potente sembra poter offrire alla sua ambizione. E al giovane musicista non resta che comporre canzoni da dedicare al suo amore perduto.
Parallela scorre la vita di Anna Denisova, affascinante intellettuale russa, che attraversa l’America tenendo conferenze e scrivendo articoli in attesa che nella sua patria il regime zarista venga rovesciato.
Non appena i compagni rivoluzionari saliranno al potere e per lei non ci sarà più il pericolo di finire in prigione, Anna ritornerà in Russia, dalla sua unica grande passione, il figlio lasciato per inseguire il sogno di libertà.
Quando l’America entra nella guerra già in corso in Europa, e in Russia il comunismo si consolida al potere, gli eventi travolgono le vite di Monroe, Inez e Anna: arruolamenti e diserzioni, intrighi politici e disillusioni mettono in pericolo vita e affetti. E rimangono solo le canzoni, a dare speranza in un futuro senza tradimenti e menzogne, dove contano soltanto le leggi del cuore.
Beatrice Colin, nata a Londra e cresciuta in Scozia, ha vissuto per anni a New York lavorando come giornalista freelance per il Guardian e numerose altre testate. Autrice di testi teatrali e radiofonici per la BBC, ha pubblicato il romanzo La vita luminosa di Lilly Afrodite, tradotto in molti paesi e pubblicato in Italia da Neri Pozza. Vive a Glasgow.