Beautiful creatures - La sedicesima luna
Creato il 06 marzo 2013 da Veripaccheri
Beautiful Creatures
di Richard Lagravanese
con Alden Ehrenreich, Alice Englert, Emma Thompson, Jeremy Irons, Emily Rossum
Usa 2013
durata, 132
Nei
diagrammi degli incassi il primato della fascia giovanile quale principale
fruitore del prodotto cinematografico è fatto ormai acclarato. Soprattutto
ad Hollywood dove esperti di
marketing e guru del settore brigano per accaparrarsi i favori di un pubblico
generoso ma ondivago, esposto più degli altri al cambiamento, ed ai capricci delle moda. Una corsa ad
ostacoli finalizzata ad un successo poi consolidato a colpi d’infinite
variazioni sul tema. "Cambiare tutto per non cambiare niente", si
diceva un tempo. Ed è proprio perchè la vita è piena di paradossi che un motto
come quello del principe di Salina può essere accostato naturalmente ad un film
come "Beautiful Creatures", ultimo esempio di un cinema di confezione,
in cui l'ispirazione ha ceduto il passo al calcolo e lo slancio al gesto
premeditato.
Parliamoci
chiaro, il film di Lagravanese, tratto dal primo di una serie di libri dedicati
alla storia d'amore tra Ethan e Lena, gli adolescenti protagonisti della
vicenda, non è poi così male, anzi. A dargli valore è l'idea di presentare
all'interno di un format risaputo - quello che mischia il teen movie all'horror
- un romanticismo d'altri tempi, tipico di certi melodrammi sudisti celebrati
da ever green
come "Via col vento" oppure nelle trasposizioni cinematografiche tratte
dai testi di un drammaturgo come Tennesse Williams. In questo modo se i due
ragazzi ci appaiono non dissimili dai coetanei che li hanno preceduti sulla
strada di cotanta sofferenza – “Twilight” (2008) docet - dall'altra ci pensa
Lagravanese a creare quella
variazione di cui prima parlavamo, disegnando due caratteri dalla figura
gentile, alieni dalle spigolosità anche fisiche dei fidanzati di Stephenie
Meyer, ed invischiati in una tenzone più simile agli schemi di un’amore che si
mantiene sempre cortese a differenza di quello pulsante ed animalesco che
finisce per travolgere Bella ed Edward. Una proposizione che ne fa anello di
congiunzione tra passato e presente; un mix che il film fa passare, togliendo
importanza agli accessori che scandiscono freneticamente i ritmi della
contemporaneità (soprattutto il cellulare, ma anche il pc è usato raramente), sostituiti
nel film da oggetti –i libri di Buckowsy, Vonnegut ed anche Salinger – che segnalano
un’interiorità più complessa e meditativa, refrattaria a look modaioli ed a bolidi
fiammanti. Isolati all'interno di un mondo isolato e sospeso, sovrastati da una
natura amena ed evocativa, in cui le arterie diventano scorciatoie di recessi
dimenticati, e le case, modeste o ricche che siano, depositarie di segreti
inconfessabili, Ethan e Lena si portano dietro le stimmate di un legame che è
il risultato di molteplici vite (precedenti) e di un maleficio che rischia di
trasformare la ragazza in una strega cattiva. Aiutato dalla sue peculiarità,
“Beautiful Creatures” riesce a far dimenticare un allestimento fin troppo
programmatico, che seppur con altre forme mette in scena un sentiero già
tracciato. Nella somma delle singole parti ciò che non torna è invece la
mancanza d’appeal che penalizza gli appassionati del cinema fantasy, sicuramente
delusi – lo dicono gli incassi americani-
da inserti di genere che stanno appesi alla storia come qualcosa di cui si
potrebbe fare a meno. Del cast fanno parte tra gli altri, oltre alle new entry di Alden Ehrenreich (Ethan), Alice Englert (Lena) anche una rediviva Emma Thompson, sopra le righe e divertente, e Emily Rossum, strega letale e bellissima.
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