Ed ecco la ragione del post precedente: la mia Pip bag :)
Sono una persona curiosa, attenta, mi piace leggere e scoprire luoghi, sapori, persone e artisti.
Credo di avere anche un buono spirito di osservazione, soprattutto per i dettagli e per le novità. Ecco perchè ieri, passeggiando nei dintorni del mio vecchio liceo e della mia scuola di psicoterapia (perchè la vita, in fondo, ha una sua splendida rigorosa ciclicità), mi sono imbattuta in un negozio che mi è piaciuto immediatamente: Milkroom.
Mi ha colpita il nome, ma anche il logo, e il fatto che sia ospitato all'interno del cortile di uno dei palazzi della vecchia Milano. Mi sono armata di coraggio e sono entrata, un pò intimidita devo ammettere, all'idea di entrare in casa di qualcuno. Ma l'ambiente era talmente cosy, talmente colorato e talmente bello che ho superato l'incertezza.
E poi ho notato immediatamente qualcosa che mi ha convinta che lì sarei tornata: Shinzi Katoh! Un'artista giapponese che adoro e che ho scoperto, appunto, tra i miei svolazzamenti di blog in blog.
La cosa che mi ha fatto sorridere è stata l'aver riconosciuto immediatamente il suo stile, senza leggere alcuna etichetta. L'idea di aver finalmente trovato un luogo FISICO che vendesse i suoi oggetti mi ha elettrizzata!
Curiosando mi sono imbattuta poi in una borsa, la mia nuova borsa, che trovo splendida. Soprattutto se abbinata ad un look sobrio (jeans blu scuro e giubbino di pelle grigia) che le fanno quasi da palcoscenico.
Ho scoperto che la borsa è creata da una ragazza di Amsterdam amante delle rose e degli uccellini, il cui soprannome da bambina era, appunto, PIP.
Vi lascio il link al suo sito, così se vi va, oggi, farete la conoscenza di tre luoghi e tre persone che mi sono piaciuti: Milkroom, Shinzi Katoh e Pip.