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Bee Gees – C’era una volta la discomusic 36

Creato il 22 marzo 2016 da Marvigar4

Barry (1946), Maurice (1949-2003) e Robin (1949-2012) Gibb, nati nell’Isola di Man, sotto la dipendenza del regno Unito, si trasferirono in Australia nel 1958 con la famiglia, subito dopo la nascita del quarto fratello Andy (1958-1988) e lì iniziarono la loro carriera musicale facendosi conoscere attraverso Radio Brisbane, prendendo come nome le iniziali di Brothers Gibb’s, Bee Gees appunto. Giovanissimi, presero parte a uno show alla tv australiana nel 1960, soltanto quando la loro notorietà raggiunse un buon livello nel paese adottivo decisero di tornare in Gran Bretagna, nel 1966, facendosi assistere dal manager Robert Stigwood. Dal primo singolo New York Mining Disaster 1941 (1967), ben piazzato negli Stati Uniti, fino al 1971 i fratelli Gibb ottennero un gran successo, soprattutto in Italia, ma videro gradualmente calare la fama nei paesi anglosassoni finché nel 1974, con la collaborazione del Arif Mardin, avvenne la svolta sull’onda del fenomeno nascente della discomusic. Pubblicato Mr. Natural, i Bee Gees impressero al loro sound quello che è poi diventato il marchio di fabbrica che li contraddistinse, a partire dall’album del 1975 Main Course, dove per la prima volta nella canzone Nights on Broadway  usarono il falsetto. Il successo tornò a distanza di qualche anno e nel 1976 con Children of the World trionfarono nel mondo pubblicando il singolo You Should Be Dancing, intramontabile capolavoro del genere. La voce di testa e, soprattutto, l’uso degli archi fecero dei Bee Gees per circa un lustro il riferimento obbligato della discomusic mondiale. Nel 1977 ci fu la definitiva consacrazione che fece dei Bee Gees il gruppo vocale più venduto dopo i Beatles: a maggio uscì il doppio album dal vivo Here… At Last… Bee Gees Live, con un buon successo commerciale, cosa che spinse il manager Stigwood a proporre ai fratelli Gibb di scrivere la colonna sonora del film Saturday Night Fever, film musicale diretto da John Badham e interpretato dal giovane John Travolta. Il successo clamoroso della pellicola trainò le vendite del disco della colonna sonora, che divenne il disco più venduto di tutti i tempi, con oltre 30 milioni di copie vendute (24 settimane consecutive in testa nelle classifiche americane). La scalata alle classifiche dei singoli americane e di tutto il mondo iniziò con How Deep Is Your Love, seguita da Stayin Alive, e Night Fever, più altre due canzoni scritte ma non cantate dai fratelli Gibb, If I Can’t Have You, cantata da Yvonne Elliman e More Than a Woman interpretata dai Tavares. Nel 1978 altri successi di brani composti dai Bee Gees, Grease, titletrack dell’omonimo film, cantato da Frankie Valli e Emotion cantato da Samantha Sang; verso la fine dello stesso anno uscì il 45 giri Too Much Heaven che conquistò le classifiche di mezzo mondo. Nel 1979 pubblicarono l’LP Spirits Having Flown (20 milioni di copie vendute) e piazzarono altri due brani di successo: Tragedy primo in Italia per otto settimane, Love You Inside Out per sei (entrambi i due singoli primi nelle charts Usa). Con quest’ultimo singolo i Bee Gees segnarono un nuovo record: sono stati i primi (e finora unici) artisti ad avere avuto sei singoli consecutivi al numero uno nelle classifiche americane. A ottobre uscirà Bee Gees Greatest, che sarà l’ennesimo trionfo. Con la fine degli anni ’70 termina anche la grande stagione della discomusic, difatti l’album Living Eyes, uscito nell’ottobre del 1981, si staccò decisamente dalle precedenti realizzazioni con un nuovo sound, oltretutto senza raggiungere le vendite ottenute in precedenza. L’epoca d’oro della disco e dei Bee Gees era giunta al termine.

Marco Vignolo Gargini


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